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Negli ospedali visite ed esami affidate ai neo specializzati per ridurre le liste d’attesa

Redazione Quotidiano Piemontese

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Da una parte ci sarà il Cup, il centro di prenotazione unica per visite e esami diagnostici, che partirà in primavera; dall’altro si affronterà il problema  delle lunghe liste d’attesa sul versante delle visite, utilizzando i giovani laureati in medicina (quelli che dopo i sei anni seguono i corsi di specialità) per prestazioni a livello ambulatoriale e anche esami diagnostici.

Il progetto, ancora in fieri, è stato presentato a fine dicembre dalla giunta Chiamparino, durante la conferenza di fine anno. Secondo le prime stime per il progetto potrebbero essere impiegato circa 500 specializzati (giovani neolaureati più quelli laureati l’anno prima).

Poi c’è l’altra faccia della medaglia. C’è la questione economica: si ipotizza che i giovani possano essere pagati a gettoni. Quella delle visite: affidare tutti i tipi di visite ai specializzandi o solo quelle a bassa complessità? Punti che saranno analizzati e affrontati nell’attesa dell’annuncio del piano completo, a marzo.

Positivo è l’assessore Antonio Saitta: “Sul fronte delle liste di attesa questa formula potrebbe fare la differenza. La valuteremo in tutte le sue potenzialità, di concerto con le parti interessate”.

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