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Cronaca

Truffatrice si rifà i connotati per rendere nullo il riconoscimento della vittima, condannata ugualmente

Redazione Quotidiano Piemontese

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Ha provato a rifarsi i connotati con un serie di operazioni di plastica al viso per cercare di rendere nullo il riconoscimento della sua vittima ma i giudici l’hanno condannata ugualmente. Una donna di 40 anni aveva cercato di truffare un’anziana signora di 90 anni a Torino facendosi passare per impiegata delle Poste e dicendo di dover cambiare delle banconote andate nel frattempo fuori corso.

La vittima non era cascata nel tranello e l’aveva denunciata riconoscendola in un confronto fotografico. In primo grado la truffatrice non si era presentata in tribunale ed era stata condannata in contumacia. In appello si è invece presentata con un volto diverso ed ha provato a difendersi dicendo che era impossibile che la vittima l’avesse riconosciuta.

La corte d’appello, sezione prima penale, ha invece stabilito che l’anziana aveva avuto modo di vedere a lungo l’imputata quando si era introdotta in casa sua, e che dunque il riconoscimento deve essere considerato attendibile. Nelle motivazioni della condanna a sei mesi di carcere si legge anche: “Non sembra invece un caso che l’imputata abbia ritenuto di comparire in giudizio solo in sede di appello e col volto trasformato dagli interventi di chirurgia plastica, e non sia invece comparsa nel corso del giudizio di primo grado”.

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