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Cronaca

Calca in piazza San Carlo, il dibattito in Sala Rossa. Appendino: “Stesse modalità del 2015. Cambieremo”

Redazione Quotidiano Piemontese

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Oggi in Consiglio comunale si è svolto il dibattito sugli eventi drammatici di sabato sera in piazza San Carlo. I lavoro sono stati aperti dalla relazione della sindaca, Chiara Appendino. Ecco il testo del suo intervento:

“I fatti di piazza San Carlo del 3 giugno scorso, hanno colpito tutti noi, non solo perché un momento di festa si è tramutato in terrore e sofferenza, ma perché la ragione di tutto ciò resta ancora da appurare. Il tutto condizionato da un clima crescente di paura dopo i recenti attentati in Europa.
A nome della Città, voglio dedicare un pensiero alle persone ferite, ai loro familiari, a tutti coloro che hanno vissuto momenti di paura e angoscia. Al tempo stesso, rivolgo un sentito ringraziamento alle Forze dell’Ordine, alla Polizia Municipale, a GTT, ai taxisti, al personale di soccorso, che hanno svolto egregiamente il loro compito di fronte all’emergenza, a tutti coloro che si sono prodigati per aiutare.
L’evento ha seguito una prassi amministrativa e di supporto organizzativo ormai consolidata, anche in eventi recenti che hanno visto una grande partecipazione non sono stati emessi ulteriori provvedimenti di limitazione alla vendita di alimenti o bevande in vetro o lattine, anche alla luce della sanzionabilità dell’abusivismo comunque prevista dalla normativa vigente.
Il Comando della Polizia Municipale ha relazionato di aver previsto la presenza di 106 vigili in piazza San Carlo e di altri 20 in Parco Dora, con compiti di viabilità e polizia annonaria. In Piazza San Carlo, il servizio è iniziato alla mezzanotte del 3 giugno, il controllo dell’abusivismo è stato effettuato con le stesse modalità dell’analoga iniziativa del 2015. Compito del personale era la vigilanza previa sui veicoli dei cosiddetti “paninari”, circa alle due del mattino veniva segnalata la presenza di furgoni in piazza CLN e piazza Castello, non in attività e quindi sanzionati per divieto di sosta. Ai locali della piazza è stata comunicata l’ordinanza del questore per lo smantellamento o messa in sicurezza dei dehors. 34 gli abusivi con furgoni attrezzati che sono stati identificati e che saranno sanzionati. Le pattuglie della Polizia Municipale erano anche impegnate in un perimetro esterno per impedire l’accesso di veicoli alla piazza, mentre i controlli su persone e zaini sono stati effettuati delle Forze dell’Ordine.
Dopo le ondate di panico, tutto il personale è stato impegnato nelle operazioni di soccorso, in particolare per agevolare la movimentazione dei veicoli di soccorso e nella gestione del punto di raccolta per i minori rimasti separati dai familiari, oltre che nella scorta agli autobus GTT che trasportavano i feriti. Gli effetti personali ritrovati sulla piazza sono stati raccolti e catalogati in vista della restituzione ai proprietari. Le azioni sono state coordinate da commissari in loco, dal dirigente di turno e, verificatasi l’emergenza, dal comandante vicario.
La Commissione Provinciale di Vigilanza, in mattinata, aveva effettuato i previsti controlli di sicurezza e autorizzato l’ente organizzatore ‘Turismo Torino’ a svolgere l’evento.
Fin qui, la relazione della Polizia Municipale. Ma non basta la disamina dei fatti, un sindaco – al di là delle eventuali responsabilità civili e penali che dovranno essere accertate dagli organi preposti- sente su sé stesso l’onore di rappresenta tutta una città scossa dall’accaduto e deve domandarsi quali azioni vanno intraprese affinché lo spazio pubblico possa essere fruito in sicurezza. Non possiamo cedere alla paura, a questo nervosismo condizionato dal terrore scatenato in molti luoghi. Occorre intervenire su fenomeni presenti da tempo e sui quali non si è agito. Mi riferisco in particolare alla presenza di venditori abusivi di bevande in vetro e metallo anche all’interno dell’area delimitata, presenza endemica nei grandi eventi in questa e altre città. Fenomeno che va affrontato con ulteriori azioni di prevenzione e repressione, necessariamente condivise da tutte le forze dell’ordine.
Si sta valutando l’ipotesi di autorizzare in sede di Comitato provinciale per la sicurezza tutte quelle manifestazioni di piazza nelle quali possa concretizzarsi un pericolo, valutando le prescrizioni aggiuntive eventualmente necessarie. Non una formalità ma un modo di collaborare fra Enti e Istituzioni e mettere a sistema le risorse. Dopo i fatti di sabato, le prescrizioni saranno un tema centrale per gli eventi sportivi e culturali fino al Capodanno.
Una riflessione conclusiva per ognuno di noi: quando i mezzi di comunicazione ci portano di fronte alle tragedie, come quella di Londra avvenuta quasi in contemporanea, ci domandiamo dove vada il mondo, come andremo a finire. La risposta possiamo trovarla dentro di noi, in quegli anticorpi che in questi anni abbiamo maturato. Non possiamo accettare paura e dolore come metro delle nostre scelte, l’indifferenza come una difesa. Quelli che hanno aiutato persone che erano per loro sconosciute, sono cento, mille volte più numerosi di coloro che hanno scatenato il panico. Pur rimanendo il ruolo delle piazza, sarà utile valutare luoghi alternativi consoni ai diversi eventi. Gli organizzatori in questo caso saranno coinvolti nelle analisi, chiedendo loro anche la disponibilità di impianti di loro proprietà.
Auguri di pronta guarigione ai feriti e con un abbraccio da parte di tutta la città.
Mi impegno a riferire in Consiglio appena vi saranno certezze sui fatti, oggi è stata una prima discussione”.

 

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