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Il 23 luglio la Fiera del bestiame delle antiche razze locali a Capanne di Marcarolo

Redazione Quotidiano Piemontese

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L’Ente di Gestione delle Aree Protette dell’Appennino Piemontese e l’Ecomuseo di Cascina Moglioni, in collaborazione con il Settore Gestione Proprietà Forestali e Vivaistiche della Regione Piemonte i Comuni e le Unioni Montane locali, invitano alla XVI edizione della FIERA DEL BESTIAME DELLE ANTICHE RAZZE LOCALI in programma per domenica 23 luglio 2017 a Capanne di Marcarolo – Bosio (AL) a partire dalle ore 9.00.

La fiera di Sant’Isidoro a Capanne di Marcarolo era organizzata tradizionalmente il 24 luglio e rappresentava, per questo lembo di territorio appenninico, in cui le attività commerciali hanno radici storiche, l’evento annuale più importante.

Fino agli anni ’80 infatti, a Capanne di Marcarolo, le cascine erano tutte abitate e nelle stalle non mancavano le bestie, pecore, capre ma soprattutto buoi e vacche che fornivano latte, carne e forza lavoro, costituendo un importante risorsa per l’economia della famiglia contadina.

Le razze bovine più diffuse erano la Montagnina (Tortonese-Varzese) e la Cabannina, due razze con attitudini diverse ma con peculiarità di rusticità e di adattamento simili.

La Montagnina, diffusa su tutto l’arco appenninico di Liguria, Piemonte, Lombardia e Emilia Romagna, è una razza che, a seconda dei diversi areali di diffusione, si è differenziata con ecotipi diversi, ognuno con proprie attitudini, da carne, da latte o da lavoro. Un tempo invece la razza era a triplice attitudine, come gran parte delle antiche razze: fino a non tanti anni fa veniva infatti utilizzata per la produzione del latte (anche se non in grandi quantità, ma sufficiente per il consumo quotidiano e la piccola produzione di formaggio), per il lavoro (anche le vacche e non solo i buoi) e, a fine carriera o i maschi non diversamente utilizzabili, da carne.

La Cabannina, storicamente allevata sul versante ligure dell’Appennino, ma diffusa anche in Piemonte, ha principalmente un’attitudine da latte, con una produzione non molto elevata compensata però dalla qualità e dalle proprietà organolettiche superiori a quelle di altre razze, che si presta facilmente alla produzione di formaggio.

Queste due razze, oggi, sono a rischio di abbandono e per questo, grazie anche ai finanziamenti della Comunità Europea, si cerca di valorizzarle e incentivarle. I motivi sono semplici: innanzi tutto per incentivare un’economia locale alternativa in grado di competere sul mercato con l’alta qualità e la tipicità; dopodiché è importante considerare che le antiche razze, a fronte di una bassa specializzazione, compensano con una maggiore rusticità e una minore esigenza fisiologica; ma non si può trascurare neanche il valore storico, culturale e folcloristico che può contribuire alla valorizzazione e alla promozione del territorio dell’Appennino Settentrionale.

L’Antica Fiera del bestiame di Sant’Isidoro, oggi FIERA DEL BESTIAME DELLE ANTICHE RAZZE LOCALI, intende principalmente promuovere queste due razze bovine e più in generale le razze locali in pericolo di abbandono inserite nel PSR 2014-2020 (Piano di Sviluppo Rurale) della Regione Piemonte; grazie anche a questo impegno la fiera dal 2009 è stata riconosciuta FIERA REGIONALE SPECIALIZZATA.

Alla Fiera del bestiame 2017 parteciperanno circa 30 allevatori delle seguenti razze:

– bovini razza razza Montagnina (Tortonese – Varzese – Cabellotta); (razza in pericolo di abbandono)
– bovini razza Cabannina; (razza in pericolo di abbandono)
– bovini razza piemontese (nostrani);
– asini razza Crociata dell’Amiata; (razza in pericolo di abbandono)
– cavalli razza Bardigiana; (razza in pericolo di abbandono)
– cavalli TPR (Tiro Pesante Rapido); (razza in pericolo di abbandono)
– muli da lavoro;
– buoi da lavoro;
– capre razza Roccaverano; (razza in pericolo di abbandono)
– capre Orobiche; (razza in pericolo di abbandono)
– capre scamosciate delle Alpi;
– pecore Suffolk;
– pecore razza Bergamasche;
– conigli razza Grigio di Carmagnola; (razza in pericolo di abbandono)
– galline bionde piemontesi; (razza in pericolo di abbandono)
– galline bianche di Saluzzo; (razza in pericolo di abbandono)
– gallina d’Ancona; (razza in pericolo di abbandono)

L’edizione di quest’anno sarà inoltre caratterizzata dalle numerose dimostrazioni di lavoro, convinti che anche il recupero dei tradizionali lavori agricoli a trazione animale non sia per nulla anacronistico ma possa invece essere una valida prospettiva di sviluppo di attività economiche rurali rispettose dell’Ambiente e della dignità di quegli animali che per tanti anni hanno condiviso la vita di fatica e duro lavoro dei contadini.

Il programma di massima della fiera 2017 sarà il seguente:
Ore 9.00 Inizio fiera con particolare attenzione alle razze tipiche dell’Appennino ligure-piemontese e le razze a rischio di abbandono;
Ore 15.00 Messa nella chiesa di Capanne di Marcarolo;
Ore 16.00 Presentazione e premiazione dei migliori soggetti delle razze di bestiame in esposizione;

Nell’ambito della Fiera saranno attivi i ristoranti di Capanne di Marcarolo, la Trattoria degli Olmi e il Rifugio dei Foi, oltre ai punti di ristoro organizzati appositamente per la manifestazione.

Lungo la strada provinciale delle Capanne di Marcarolo, dalla Chiesa delle Capanne fino a località Foi, saranno allestiti numerosi stand con prodotti locali, prodotti biologici, artigianato, attrezzatura agricola e tempo libero.

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