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Alessandria

Obbligo vaccini e iscrizione a scuola. Come funziona

Redazione Quotidiano Piemontese

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Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza sul decreto legge che prevede l’obbligatorietà di vaccinazione ed esclude dall’iscrizione scolastica i bambini che non ottemperano all’obbligo vaccinale. Vi riportiamo qui di seguito le slide del ministero

Quelle qui sotto sono invece delle FAQ realizzate dall’ASL di Novara. Ci sembrano molto utili e le riportiamo integralmente. Vi anticipiamo uno dei punti più discussi: cosa succede in caso di rifiuto da parte delle famiglie di vaccinare i propri figli. Succede che scatta la multa prevista ed il divieto di iscrizione per i bambini agli asili ed alle scuole dell’infanzia. Per quanto riguarda invece la scuola dell’obbligo, con il pagamento della multa i bambini potranno essere iscritti e frequentare.

Ecco le FAQ

Come ci si deve comportare per essere in regola con le vaccinazioni previste dal DL 73?
La ASL invierà, entro il 31 agosto 2017, alle famiglie di tutti i bambini che risultano non in regola con le vaccinazioni una lettera di invito con data e ora di convocazione. La lettera, in duplice copia, contiene al suo interno una attestazione di volontà che dovrà essere sottoscritta dai genitori o tutori dei bambini invitati e consegnata entro il prossimo 10 settembre ai servizi educativi per l’infanzia e le scuole dell’infanzia, ed entro il 31 ottobre 2017 alle istituzioni del sistema nazionale di istruzione e ai centri di formazione professionale regionali. In questo modo si esprime la volontà di aderire all’invito della ASL.
Se non si riceve la lettera di invito entro il 31 agosto, vuol dire che il proprio figlio risulta regolarmente vaccinato. In questo caso è possibile scaricare dal sito internet della Regione Piemonte, dal sito della propria ASL il modello di Autocertificazione, sottoscriverlo e consegnarlo alla scuola (con le scadenze citate sopra).

Chi posso contattare per sapere esattamente quali vaccinazioni ha fatto mio figlio?
Al momento attuale le sconsigliamo di rivolgersi o di telefonare al servizio vaccinale della sua ASL per controllare lo stato di vaccinazione di suo figlio.
Se suo figlio non è in regola con le vaccinazioni riceverà entro il 31 agosto una lettera di invito contenente una prenotazione; se entro tale data non le verrà recapitata alcuna comunicazione significa che suo figlio risulta regolarmente vaccinato e pertanto sarà sufficiente compilare e firmare una autocertificazione (scaricabile dal sito internet della Regione Piemonte o della sua ASL) da consegnare a scuola.

Cosa succede se non posso presentarmi il giorno della convocazione?
Se per qualunque motivo non può presentarsi il giorno della convocazione le consigliamo di prendere contatti con la sua ASL telefonando qualche giorno prima (non con troppo anticipo) per permettere agli operatori di spostarle l’appuntamento. Purtroppo, visto l’alto numero di sedute vaccinali da effettuare, non possiamo garantire un sistema a libera scelta da parte del cittadino ma certamente gli operatori dell’azienda sanitaria le garantiranno una nuova data di convocazione.

Cosa succede se autocertifico le vaccinazioni di mio figlio ma poi non risulta regolarmente vaccinato?
Scopo di questa iniziativa è di aumentare la copertura vaccinale per tutelare la salute dei bambini e di tutta la popolazione.
La procedura del DL prevede numerosi inviti prima di procedere con le sanzioni, pertanto eventuali errori commessi, uniti alla volontà da parte dei genitori di regolarizzare la posizione vaccinale del proprio figlio non comporteranno multe.
Prima di procedere con le sanzioni, si prevede almeno un ammonimento formale effettuato tramite raccomandata; in sintesi una famiglia non può rischiare di ricevere una sanzione senza esserne consapevole.

Se mio figlio ha eseguito tutte le vaccinazioni previste dal decreto legge come faccio a dimostrarlo alla scuola?
Se si è certi che il proprio figlio abbia eseguito tutte le vaccinazioni previste, basterà presentare a scuola l’autocertificazione compilata e firmata; l’autocertificazione può essere scaricata dal sito internet della Regione Piemonte o da quello della propria ASL.

Se mio figlio ha avuto una delle malattie per cui è prevista la vaccinazione, sono esonerato dall’obbligo di vaccinarlo?
Se il bambino ha già contratto una delle malattie per cui è prevista la vaccinazione sarà cura della sua ASL verificarlo al momento dell’appuntamento e non vaccinarlo per quella determinata malattia. È utile sapere però che, poiché in commercio esistono vaccini combinati (un solo vaccino contro più malattie), in alcuni casi si renderà necessario vaccinare i bambini contro una malattia che ha già avuto in passato. Ciò non comporta alcun pericolo.

Se non riesco ad effettuare una vaccinazione a mio figlio (da 0 a 6 anni) entro il 10 settembre 2017, può frequentare l’asilo nido o la scuola dell’infanzia?
Si, il bambino può frequentare regolarmente l’asilo nido o la scuola dell’infanzia, purché il genitore dimostri di aver aderito all’invito della ASL compilando e firmando l’attestazione di volontà ricevuta con la convocazione alla vaccinazione.

Se non riesco ad effettuare una vaccinazione a mio figlio (che ha più di 6 anni), può frequentare la scuola (scuola primaria, scuola secondaria di primo grado, scuola secondaria di secondo grado, centri di formazione professionale regionale)?
Si, il bambino/ragazzo può frequentare regolarmente le scuole dell’obbligo, purché il genitore dimostri di aver aderito all’invito della ASL compilando e firmando l’attestazione di volontà ricevuta con la convocazione alla vaccinazione. La presentazione di idonea documentazione non costituisce requisito di accesso alle scuole.

Entro quale data le famiglie devono consegnare l’idonea documentazione alle scuole per l’anno scolastico 2017/18?
Per i servizi educativi e le scuole dell’infanzia (incluse quelle private non paritarie) le famiglie devono consegnare la documentazione entro il prossimo 10 settembre; per le istituzioni del sistema nazionale di istruzione e i centri di formazione professionale regionali la consegna della documentazione deve avvenire entro il 31 ottobre. La presentazione di idonea documentazione costituisce requisito di accesso solo per i servizi educativi per l’infanzia e le scuole dell’infanzia, ma non per gli altri gradi di istruzione.

Il bambino vaccinato può trasmettere ad altre persone i virus contenuti nel vaccino?
Durante l’epidemia di morbillo che ha colpito l’Italia nel 2017, su internet e sui social media si è diffusa una serie di false notizie. Il pregiudizio di fondo che sta alla base di queste false notizie è più o meno il seguente: poiché il vaccino del morbillo è del tipo vivo attenuato, sono stati i vaccinati a diffondere la malattia. Una variante di questa notizia è che i bambini morti durante l’epidemia sarebbero morti ugualmente se avessero contratto la malattia da un soggetto vaccinato di recente che, in quanto tale, può trasmettere il virus.
Le informazioni contenute nel foglietto illustrativo e nella scheda tecnica dei 2 vaccini quadrivalenti morbillo-parotite-rosolia-varicella dicono: Una volta vaccinato, il suo bambino deve cercare di evitare per almeno 6 settimane dopo la vaccinazione, fin dove possibile, uno stretto contatto con i seguenti individui:
– individui con una ridotta resistenza alle malattie,
– donne in gravidanza che non hanno avuto la varicella o che non sono state vaccinate contro la varicella,
– neonati da madri che non hanno avuto la varicella o che non sono state vaccinate contro la varicella.
Tra i virus del vaccino quadrivalente, solo quello della varicella può essere trasmesso alle persone a stretto contatto di un soggetto vaccinato di recente. Questo evento è stato segnalato soltanto in 9 casi in tutto il mondo in circa 30 anni di utilizzo del vaccino (WHO 2012). Si tratta quindi di un evento eccezionale, che ha motivato la precauzione riportata nella scheda tecnica. Ma come potrebbe avvenire la trasmissione del virus del vaccino varicella? È stato visto che la trasmissione del virus vaccinale può verificarsi solo quando il vaccinato sviluppa un esantema (piccole bolle simili a quelle tipiche della varicella, di solito in un’area limitata del corpo). Questo avviene in non più di 6 casi su 100. È per questa ragione che si consiglia di coprire la zona interessata dall’esantema, se già non è coperta dagli abiti. Coprendo la zona, è veramente improbabile che il virus sia trasmesso. In conclusione, stiamo parlando di un evento eccezionalmente raro ma non impossibile, limitato al vaccino contro la varicella. Infatti nel foglietto illustrativo e nella scheda tecnica dei vaccini trivalenti morbilloparotite-rosolia quell’avvertenza non compare.

Quali sono le vaccinazioni obbligatorie in base al DL 73?
Il DL 73, recentemente convertito in legge, prevede 10 vaccinazioni obbligatorie in base alla coorte di nascita del bambino.
In pratica sono obbligatorie:
per i bambini nati dal 2001 al 2011: le vaccinazioni contro difterite, tetano, pertosse, polio, epatite B, Haemophilus influenzae b, morbillo, parotite e rosolia
per i bambini nati dal 2012 al 2016: le vaccinazioni contro difterite, tetano, pertosse, polio, epatite B, Haemophilus influenzae b, morbillo, parotite e rosolia
per i bambini nati a partire dal 2017: le vaccinazioni contro difterite, tetano, pertosse, polio, epatite B, Haemophilus influenzae b, morbillo, parotite, rosolia e varicella.

Le vaccinazioni obbligatorie sono gratuite?
Tuttele vaccinazioni obbligatorie sono gratuite, in relazione all’anno di nascita per il quale è previsto l’obbligo.

Se pago le sanzioni devo sottoporre ugualmente mio figlio alle vaccinazioni?
Se un genitore dopo aver ricevuto la prima lettera di invito e la successiva raccomandata, decide di non far vaccinare il proprio figlio, sarà costretto a pagare una sanzione amministrativa pecuniaria. Il pagamento della sanzione esonera il bambino dalle vaccinazioni mancanti.
I minori non vaccinati, nonostante il pagamento della sanzione amministrativa pecuniaria, non possono accedere ai nidi e alle scuole materne incluse quelle private non paritarie se non regolarmente vaccinati. I
bambini che frequentano queste collettività sono infatti esposti a un rischio più elevato di contrarre malattie infettive, rischio che aumenta considerevolmente in presenza di basse coperture vaccinali.
I bambini che frequentano le scuole dell’obbligo, non in regola con le vaccinazioni, possono comunque accedere alle scuole dopo il pagamento della sanzione amministrativa pecuniaria.

Anche gli insegnanti sono sottoposti all’obbligo delle vaccinazioni?
No, attualmente per gli insegnanti non è previsto l’obbligo delle vaccinazioni.

Le vaccinazioni contro meningococco B e meningococco C sono obbligatorie?
Il DL 73, recentemente convertito in legge, considera le vaccinazioni anti meningococco B a partire dai nati del 2017, e per meningococco C, a partire dai nati del 2012, come fortemente raccomandate.

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