Seguici su

Cronaca

Il commento choc dell’assessora di Venaria sullo stupro di Rimini: “Li obblighino a tagliarselo uno con l’altro e a farglielo mangiare”

Redazione Quotidiano Piemontese

Pubblicato

il

“Hanno fatto bene a richiamarseli, e spero che li obblighino a tagliarselo uno con l’altro e a farglielo mangiare….i poverini fuggiti dalle guerre e bisognosi di accoglienza e affetto. In alternativa dateglieli in cura a casa della boldracchia”.

A dirlo, anzi, a scriverlo su Facebook, sul suo profilo personale, è Claudia Nozzetti, assessore al Lavoro, Attività Economiche e Produttive, Politiche Sociali e Politiche della Casa del Comune di Venaria.

Il commento dopo che il Governo di Varsavia ha fatto sapere che chiederà l’estradizione dall’Italia dei quattro autori dello stupro a Rimini nei confronti di una turista polacca, l’aggressione del suo compagno e lo stupro di una trans peruviana avvenuta nella notte fra il 25 e il 26 agosto.

Dopo la pubblicazione del post sul profilo della Nozzetti le polemiche non si sono sprecate. Tanto che l’assessore ha dovuto scusarsi pubblicamente.

“Scusandomi – spiega la Nozzetti – desidero peraltro fare alcune precisazioni a proposito del commento di ieri. La problematica è sotto gli occhi di tutti e anima in modo forte e condiviso un senso di esasperazione e impotenza di fronte a istituzioni statali spesso avvertite come tiepide e incapaci nel tutelare il bisogno di sicurezza dei cittadini”.

Parole, spiega la Nozzetti, “espresso con parole eccessive, forti e inadeguate condivise più su una scia emotiva che razionale. Parole esterne a un ruolo istituzionale che soltanto parzialmente investe la mia vita, fatta al di sopra di tutto di quotidianità e problemi emotivamente vissuti che vanno ben oltre la semplice necessità di apparire. Al netto di ogni necessità, il commento proprio per le parole espresse è da censurare. Auspico in ogni caso una svolta nell’intraprendere azioni atte a tutelare indistintamente tutti”.

 

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese