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Truffa ‘Man in the middle’: la polizia postale arresta un uomo a Torino

Redazione Quotidiano Piemontese

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Nei giorni scorsi la Polizia Postale e delle Comunicazioni di Torino ha arrestato un uomo di 41 anni colto nell’atto di prelevare da un conto, già oggetto di indagine, un’ingente somma di denaro di provenienza illecita. L’indagine, nata e conclusa in meno di 24 ore, è scaturita dalla denuncia presentata ad Asti da un’azienda vittima di una frode informatica denominata “man in the middle”.

Questo tipo di fenomeno criminoso è uno degli attacchi più comuni perpetrati dagli hacker ai danni degli operatori economici che intrattengono rapporti commerciali online: il malfattore si inserisce clandestinamente all’interno conversazioni che, solitamente, avvengono attraverso scambi di email tra le aziende interessate e acquisisce informazioni sui pagamenti della forniture o sulle transazioni finanziarie di qualunque tipo. Successivamente, utilizzando un indirizzo e-mail pressoché identico a quello realmente in uso all’azienda venditrice, trae in inganno il debitore inducendolo a indirizzare il pagamento pattuito verso uno specifico conto corrente, appositamente creato per incassare il provento illecito.

In questo caso, l’azienda, a fronte dell’invio di una consistente quantità di merce a una ditta cilena con cui intratteneva di prassi rapporti commerciali, era in attesa di ricevere il pagamento di circa 37.500 euro tramite bonifico internazionale, mai pervenuto a causa del dirottamento operato dai criminali su un conto apocrifo. Infatti, attraverso un indirizzo di posta elettronica simile a quello in uso all’azienda italiana, il partner commerciale sudamericano è stato indotto a ordinare l’esecuzione della transazione su un conto differente rispetto a quello legittimo.

Individuato il conto destinatario del bonifico, gli operatori del Compartimento hanno ricostruito i movimenti del denaro, monitorando i numerosi prelievi che avvenivano in diverse tranches presso svariati uffici postali di Torino. Durante uno di questi prelievi, è stata individuata la presenza del sospettato in una filiale torinese, anche grazie alla collaborazione con Poste Italiane.

L’uomo è stato fermato allo sportello mentre prelevava dal conto monitorato: in tasca aveva già 4000 euro in contanti, mentre una buona parte della restante somma indebitamente ricevuta era stata oggetto di versamento su un conto intestato alla moglie, così da occultare le tracce della provenienza illecita: è stato arrestato per riciclaggio.

Nella successiva perquisizione locale a suo carico, è stato possibile accertare anche il coinvolgimento della moglie, che a sua volta deteneva gran parte del denaro già trafugato il giorno precedente: la stessa è stata indagata in stato di libertà per ricettazione.

L’indagine della Polizia Postale ha consentito anche di recuperare interamente la somma frodata sequestrando circa 21.500 euro in contanti e 15.000 euro giacenti sui conti intestati ai coniugi, già bloccati cautelativamente.

Il “Man-In-The-Middle” è uno degli attacchi hacker più comuni e diffusi da cui gli imprenditori possono difendersi anche senza la necessità del possesso di particolari competenze informatiche ma ricorrendo a prudenti accortezze dettate, principalmente, dal buon senso.

Sarebbe, infatti, utile chiedere conferma al proprio interlocutore (magari ricorrendo a una semplice telefonata) per verificare se l’Iban comunicato sia genuino o se l’indirizzo mail dal quale è pervenuta la comunicazione appartenga effettivamente al partner commerciale.

 

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