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Ambiente

Raccolta differenziata a Torino: obiettivo 65% in 5 anni

Redazione Quotidiano Piemontese

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E’ stato presentato l’accordo quadro stipulato dalla Città di Torino con il Gruppo Iren che prevede un potenziamento della raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta con l’obiettivo di estenderla a tutta la città e raggiungere in questo modo il 65% di differenziata.

In queste settimane ha preso avvio un percorso orientato a raggiungere tale obiettivo entro i prossimi cinque anni. Allo stato attuale, la raccolta porta a porta serve circa 480mila cittadini residenti a Torino e le progressive estensioni del servizio arriveranno alla copertura entro il 2023 dei quasi 900mila residenti della città. Il percorso è entrato già nella sua fase attuativa con l’attivazione, partita da alcune settimane, della raccolta porta a porta nel quartiere San Salvario, a seguire interesserà anche Santa Rita e Vanchiglietta-Borgo Rossini; al completamento di queste tre aree sarà avviato un piano per la progressiva applicazione del porta a porta in tutti i restanti quartieri.

Nel caso sussistano vincoli territoriali che ne ostacolano l’applicazione (come ad esempio nel caso del centro storico), verranno applicati eventuali diversi metodi di raccolta che possano garantire analoghi risultati. La stessa attivazione del cosiddetto Quadrilatero della Movida di San Salvario, in corso d’opera, prevede, in funzione della particolare conformazione del territorio, delle peculiarità delle utenze commerciali presenti e degli orari di massima frequentazione dell’area, l’attivazione di nuove ecostazioni stradali, la sostituzione di piccoli cassonetti con contenitori di maggiore volumetria e l’attivazione di un nuovo servizio di raccolta cartone (Cartamovida), studiato appositamente per l’area interessata dalla movida notturna.

In altri quartieri cittadini dove impedimenti logistici o mancanza di spazi interni idonei dove posizionare le attrezzature generano difficoltà nell’applicare il modello di raccolta porta a porta, verranno sperimentate ecoisole smart dedicate con controllo degli accessi. Si tratta quindi di una nuova spinta propulsiva per riportare la Città di Torino, dopo una sostanziale riduzione della spinta positiva verso una più intensa diffusione del “pap”, nel novero delle città europee più sensibili e amiche dell’ambiente.

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