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Economia

Giornata decisiva per i lavoratori di Italiaonline ex Seat Pagine Gialle: a Roma si incontrano società, governo e sindacati

Redazione Quotidiano Piemontese

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Giornata decisiva per i lavoratori di Italiaonline ex Seat Pagine Gialle a Torino per il nuovo incontro tra società, governo e sindacati.

Italiaonline ha confermato il piano di ristrutturazione che prevede 400 esuberi, 90 trasferimenti e 400 lavoratori in cassa integrazione, mentre i sindacati chiedono di adottare contratti di solidarietà.

La vicenda di Italiaonline si trascina da mesi e l’incontro al ministero vuole cercare una mediazione, che porti al dimezzamento degli esuberi e all’adozione dei contratti di solidarietà oltre al mantenimento della sede di Torino. Se le proposte non saranno accolte, a fine giugno partiranno i licenziamenti e i trasferimenti.

Lunedì 11 giugno 300 lavoratori torinesi hanno scioperato per quattro ore e partecipato al flash mob al Parco Dora. Nell’ultimo incontro, del 30 maggio scorso, le posizioni sono rimaste distanti. La proposta di Italiaonline è di procedere alla costruzione della Digital factory su Torino a partire da giugno 2018, con il reintegro di 70 delle 400 posizioni dichiarate in esubero, e di mantenere un presidio a Torino con 90 persone nelle funzioni di amministrazione e la cassa integrazione per cessazione parziale di attività per 18 mesi per almeno 400 dipendenti oltre , e trasferire da Torino ad Assago circa 90 persone con il riconoscimento della copertura integrale dei costi di viaggi in treno per la durata di un anno.

Secondo i sindacati : “è insostenibile il principio che le aziende che hanno ottimi andamenti produttivi e di mercato licenzino lavoratori che quei risultati hanno contribuito a ottenere, mentre gli azionisti si spartiscono utili milionari e premiano i manager. Il concetto più volte espresso riferito all’utilizzo del contratto di solidarietà, con la salvaguardia e la tutela dell’organizzazione del lavoro e di non fermarsi su preconcetti che possono essere superati nell’interesse di tutti”.

E’ stata messa online una petizione dal titolo :Fermate Italiaonline: licenzia 400 persone intascando maxi dividendi e soldi pubblici

In realtà le ragioni occulte erano altre e si sono rivelate presto. Con la fusione Italiaonline è riuscita a:

· entrare automaticamente in borsa (da sola non aveva i requisiti) perché SeatPG era già quotata

· svuotare le casse di SeatPG con una serie di maxi dividendi agli azionisti (l’ultimo da 80 MILIONI DI EURO) e premi ai manager (7 MILIONI di bonus in azioni)

· distruggere l’intera struttura SeatPG: a cominciare dalla rete di Agenti Commerciali che sono passati da 1300 a 700, per proseguire con le sedi dislocate sul territorio (da 104 a 63 DLS) per finire con le sedi storiche in particolare quella di Torino che minaccia di chiudere

· buttare via tutto il patrimonio, il business e le persone ex SeatPG – dopo averne derubato risorse e profitti – per puntare a un altro tipo di business che non pare essere la pubblicità ma la COMPRAVENDITA DI DATI

· PRENDERE 27 MILIONI DI EURO DALLA CASSA INTEGRAZIONE (SOLDI DELLO STATO) e intascarli come utile invece di investirli nella riqualificazione (l’utile netto del 2017 ammonta infatti a 27 Mln)

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