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Cronaca

Tentativi di infiltrazione mafiosa per la ditta dei pasti scolastici a 3,98 a Torino

Redazione Quotidiano Piemontese

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Il Comune di Torino avrebbe chiesto nuovi accertamenti sulla Ristorart Toscana, l’azienda che si è aggiudicata l’appalto per la ristorazione scolastica nelle circoscrizioni 3 e 6 cittadine grazie soprattutto al clamoroso ribasso a 3,98 euro a pasto.

La ditta sarebbe infatti stata utilizzata come “schermo sociale” da un clan ‘ndranghetista nel centro di accoglienza di Isola Capo Rizzuto. La Ristorart si era aggiudicato l’appalto nel 2015 per la ristorazione del centro di accoglienza, poi subappaltato alla società che lo gestiva in precedenza. Società i cui vertici sarebbero stati arrestati poco dopo con l’accusa di aver agito per conto della ‘ndrangheta.

Sulla Ristorart non ci sono accuse dirette, ma pende un pesante avviso della Direzione Investigativa Antimafia, secondo la quale “sussistono elementi che fanno ritenere concreto il pericolo di tentativi di infiltrazione mafiosa tendenti a condizionarne le scelte e gli indirizzi”. L’inchiesta è della prefettura di Prato.

Aggiornamento del 25 luglio 2018 ore 15:40

Riceviamo e pubblichiamo di seguito la nota della Ristorart Toscana Srl:

Nel massimo rispetto di tutti gli organi istituzionali coinvolti e di 250 famiglie di nostri lavoratori, ci difenderemo in tutte le sedi opportune contro questo provvedimento, che riteniamo, infondato ed illogico.

Precisiamo che, come lo stesso provvedimento del Prefetto dichiara, non risultiamo indagati nel procedimento penale ed in base agli atti processuali non ci viene riconosciuto alcun ruolo, né di associato e né di concorrente.

Rispettosamente, senza entrare nel merito, ci viene contestato con questo provvedimento di aver dato parte del servizio ristorazione presso il Cara di Crotone in subappalto, entro i limiti di legge e con l’autorizzazione della Prefettura competente, ad una azienda solo successivamente ritenuta mafiosa che già in precedenza effettuava, senza di noi, i servizi presso il Cara e che contestualmente svolgeva il servizio mensa anche presso la Questura di Crotone.

Insomma avremmo dovuto non seguire le indicazioni e le autorizzazioni ufficiali degli organi dello Stato, sapere quello che gli organi dello Stato non sapevano.

Ci sembra tutto veramente illogico e pericoloso.

Ristorart Toscana Srl

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