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Ambiente

Il 22 settembre il console del Sudafrica a Zoom per la giornata mondiale del rinoceronte

Redazione Quotidiano Piemontese

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In occasione della Giornata Mondiale del Rinoceronte del 22 settembre – in collaborazione con AIEA, Poaching Prevention Academy e WWF Young Italy – il bioparco ZOOM Torino ospita il console del Sudafrica per Milano Andrew Adams e consegna il ricavato della raccolta fondi “Adotta un rinoceronte” che ha permesso in soli quattro mesi di raccogliere €3.000 e di adottare 7 rinoceronti del parco Nazionale del Pilanesberg in Sudafrica – tra cui il rinoceronte Davide, adottato da ZOOM con la sola iniziativa #uncorno lanciata dal parco sui social.

Il rinoceronte bianco appartiene ai programmi EEP (European Endangered Species Programm) dell’EAZA in quanto specie ad alto rischio estinzione a causa del crescente bracconaggio. La situazione è degenerata nell’arco di pochissimi anni, dal 2010 al 2018, passando dall’uccisione nel solo Sudafrica di circa 30 a circa 1.028 esemplari nel 2017, a causa della credenza della capacità curativa (dalla febbre all’epilessia e il cancro) e dei poteri afrodisiaci della polvere del corno. Inoltre, in una sola decade sono stati uccisi più di 7.245 rinoceronti africani.
“Sei tassi di abbattimento continuano a salire con lo stesso trend dell’ultimo periodo (1 rinoceronte ucciso ogni 7 ore) in meno di 30 anni i rinoceronti bianchi saranno estinti nel loro habitat naturale e si potranno osservare e conoscere esclusivamente nelle strutture zoologiche” – spiega Valentina Isaja, responsabile Educational e Conservation del bioparco ZOOM Torino. “Ma salvare i rinoceronti dall’estinzione è possibile e le strutture zoologiche in primis possono fare molto. Dal 2016 al 2017 sono stati uccisi 30 rinoceronti in meno rispetto ai dati degli anni precedenti. Un grande risultato che si è riusciti ad ottenere grazie alla collaborazione tra le strutture zoologiche e le organizzazioni locali che lavorano in situ e che proteggono i rinoceronti nei loro luoghi d’origine. Noi come ZOOM – continua Isaja – ci impegniamo da anni per aiutare concretamente la conservazione della specie riuscendo a raccogliere fondi destinati a sostenere progetti per la salvaguardia della specie in natura, la formazione dei rangers per il pattugliamento nei parchi nazionali, lo studio di metodologie e sistemi per la protezione dei rinoceronti”.

Il bracconaggio è un mercato globale il cui valore viene stimato tra i 70 e 213 miliardi di dollari l’anno e che, dopo il traffico di armi, di droga e di esseri umani, è il terzo più redditizio del mondo illegale. Basti pensare che il valore di un singolo corno è di circa 90mila dollari/kg (contro i 80mila dollari della cocaina!). Il principale importatore di corni è il Vietnam in quanto è il principale distributore per i mercati asiatici. Alla fine del 2017, in natura erano rimasti solamente 20.000 esemplari di rinoceronte bianco (fonte IUCN – http://www.iucnredlist.org/).

L’assegno verrà ritirato da Davide Bomben, Presidente dell’Associazione Italiana Esperti d’Africa e istruttore capo della Poaching Prevention Academy (un’organizzazione che in Namibia e in altri Paesi africani si occupa di addestrare i ranger contro i cacciatori di frodo) e la somma raccolta verrà impiegata per pagare lo stipendio, l’equipaggiamento e l’addestramento dei ranger del Parco Nazionale del Pilanesberg, acquistare gps per monitorare i pachidermi e sostenere le attività del parco nazionale per la tutela e il sostentamento dei rinoceronti in Sudafrica.

“Da 10 anni siamo impegnati nella conservazione della Natura africana e lo facciamo in modo integrato, lavorando con i ranger per renderli più efficaci ma anche con le popolazioni locali portando in safari i bambini delle scuole locali per ispirarli a difendere la loro Natura diventando guide e ranger” – spiega Davide Bomben. “Inoltre, lavoriamo a strettissimo contatto con i tour operator locali ed italiani per creare proposte di ecoturismo vere e concrete, facendo conoscere ai turisti parchi e riserve dove siamo impegnati. Nel 2017 sono stati circa 3000 gli italiani che hanno visitato riserve come Thornybushin Sudafrica e Ongava in Nambia, ed alla fine del 2018 saranno oltre 600 gli italiani che avranno ammirato i rinoceronti della riserva di Etosha Heights, dove siamo arrivati a fine dello scorso anno. Solo integrando le attività di conservazione al turismo – prosegue Bomben – si potranno ottenere risultati concreti in questa vera guerra che ormai non vede più un solo paese africano libero dal fenomeno del bracconaggio. Per questo è importante il sostegno dei progetti di conservazione affinché il bracconaggio non trovi più manodopera che, negli ultimi anni, è passata dall’infradito agli infrarossi diventando un vero pericolo per gli animali che rischiano l’estinzione.”
La Giornata Mondiale del Rinoceronte a ZOOM è anche l’occasione per la consegna del premio istituito dall’AIEA “Hero For Africa” – vinto lo scorso anno dal Gian Luigi Casetta, fondatore e amministratore delegato di Zoom Torino – e per la prima volta la consegna del premio “Ranger of the year” che quest’anno verrà assegnato a Hendrick Seleke Ncheche.
Al termine della consegna, verranno selezionati 10 fortunati visitatori che potranno vivere un’esperienza a stretto contatto con Ian e John – i fratelli di rinoceronte bianco arrivati a ZOOM a fine Aprile da una struttura inglese, il cui trasferimento rientra nel programma di interscambio gestito e supervisionato dall’EAZA – con l’Extra Experience Rino da vicino, durante la quale piccoli gruppi di visitatori potranno avvicinarsi ai due pachidermi, accompagnati da un biologo, e guardarli da una prospettiva unica ed esclusiva.
Ian e John hanno tre anni e sono fratelli consanguinei, ovvero sono figli dello stesso papà, Monty, nati entrambi nel 2015. Dal loro arrivo a ZOOM, i due rinoceronti si sono ambientati molto bene al loro nuovo habitat, il Serengeti: un ambiente di 15.000 mq, il primo e unico multi-specie in Italia dedicato ad erbivori e volatili della savana africana visitabile a piedi e dove convivono circa 10 specie differenti, senza gabbie o recinzioni, separati dai visitatori solo da barriere naturali come formazioni rocciose, alberi e corsi d’acqua.

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