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Cronaca

Aidaa: a Milano e Torino trafficanti vendono cani rubati ai clochard

Redazione Quotidiano Piemontese

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Riceviamo e pubblichiamo una denuncia da parte di Aidaa relativa ad un traffico di cani sull’asse Torino-Milano.

Il sistema è sempre lo stesso, si presentano come finte guardie eco zoofile, esibendo tesserini falsi e fanno dei finti sequestri che in realtà sono furti di cani ai clochard che vivono in strada a Milano e Torino, oppure acquistano i cani a prezzi irrisori sempre dai clochard, in ogni caso cani di razza, meglio cuccioli o se di piccola taglia o cani particolari ricercati dal mercato per la riproduzione (pastori tedeschi,husky e buldog francesi ed inglesi). Dopo averli acquistati mettono annunci sui siti specializzati italiani e della vicina Confederazione Elvetica o della Germania spacciando i cani rubati o fraudolentemente acquistati per propri o per cani salvati dalla strada da adottare e facendo ovviamente pagare spese inesistenti, e se invece si tratta di cani puri ed interi (non castrati ne sterilizzati) allora la storia diventa più interessante ed i cani vengono venduti a riproduttori casalinghi o ad allevatori compiacenti e in quel caso l’organizzazione ci guadagna fino a 3000 euro a cane. Tutto questo meccanismo scoperto quasi per caso seguendo le tracce di alcuni cani di razza rubati ai clochard o venduti in maniera irregolare nelle scorse settimane e nei giorni scorsi a Torino e Milano ha portato alla segnalazione di sei donne alle forze dell’ordine per i reati furto e sottrazione fraudolenta di animali.

Lorenzo Croce presidente di AIDAA: “Il sistema è sempre quello. Queste furbacchione adocchiano i cani che possono essere di loro interesse girando nel centro storico delle due città (ma anche di altre) oppure seguendo le segnalazioni di cani di clochard di razza che purtroppo abbondano in maniera stolta sui social, si presentano come finte guardie e fanno finti sequestri o comperano a 50 o 100 euro cani di razza che poi rivendono a cifre moltiplicate anche per venti volte. Scelgono bene i loro bersagli individuando i soggetti non italiani che parlano male e che non hanno documenti e cosi portano via i cani ovviamente di razza che poi rivendono per compagnia o anche per riproduzione in Italia e nella vicina Svizzera guadagnandoci parecchi soldini dopo aver ripulito e microchippato il cane stesso. Sei le persone segnalate tutte donne residenti a Milano, Torino e in provincia di Pavia e Monza Brianza non giovanissime note alle varie liste nere e conosciute nel mondo del volontariato come furbette e truffatrici alcuni delle quali con precedenti penali specifici”.

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