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Cassazione: “Per effettuare una visita ginecologica ci vuole il consenso informato”

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Il consenso alla visita ginecologica non può mai essere dato per “implicito” dal medico che deve visitare una paziente, nemmeno se le “manovre” eseguite sono clinicamente corrette. Lo sottolinea la Cassazione che ha annullato l’assoluzione, in appello, di un ginecologo di Novara che aveva visitato in modo invasivo tre giovani donne senza chiedere il loro permesso, e ignorandone le proteste.

In primo grado il camice bianco era stato condannato a 6 anni per violenza sessuale. Per gli ermellini “serve sempre il consenso esplicito e informato”.

Ora si riapre a Torino l’appello bis.

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