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Cronaca

Una lite per futili motivi tra due famiglie dietro la sparatoria di Dronero

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A seguito dei gravi fatti accaduti domenica 19 maggio 2019 a Dronero (CN), si è svolta oggi una conferenza stampa dove è stata ricostruita la dinamica dell’accaduto. Di seguito il testo del comunicato stampa diffuso dai Carabinieri di Cuneo:

Una lite scaturita per futili motivi tra due nuclei familiari residenti nello stesso complesso abitativo nel comune di Dronero (CN) è degenerata portando al ferimento di due persone, entrambe attinte da colpi di arma da fuoco: un uomo colpito al collo, che versa in gravi condizioni presso l’Ospedale di Cuneo ed una donna, ferita di striscio ad un braccio.
I fatti si sono verificati intorno alle 17:30 di ieri, domenica 19 maggio, in un cortile ad uso comune delle abitazioni ove risiedono i due nuclei familiari: uno composto da italiani e l’altro da albanesi. Tra questi ormai da tempo, per mere questioni di vicinato, i rapporti erano piuttosto tesi. Nella giornata di ieri i dissapori si sono però quasi trasformati in tragedia allorquando per un futile motivo tra due uomini delle famiglie è nata una discussione nel suddetto cortile, alla presenza dei rispettivi congiunti, minori compresi. I contendenti, un albanese 37 enne ed un italiano 28 enne, notato dal primo mentre urinava contro un muro in un area di uso comune, hanno cominciato a discutere animatamente, spintonandosi, finché un terzo uomo presente sulla scena non ha esploso alcuni colpi d’arma da fuoco che hanno raggiunto al collo il contendente italiano e ad un braccio la moglie dell’albanese.
A sparare è stato un italiano di 28 anni, cognato dell’uomo ferito al collo (marito della sorella, anche quest’ultima presente sul posto).
Lo sparatore accortosi della gravità delle condizioni del cognato, che perdeva copiosamente sangue dal collo e dalla bocca, decideva insieme alla sorella di caricare il ferito in macchina per trasportarlo all’ospedale di Cuneo, allertando contestualmente il personale del 118, che raggiungeva i tre a San Rocco di Bernezzo, dove il malcapitato veniva prelevato dai sanitari e trasportato in ospedale.
L’uomo veniva immediatamente sottoposto ad intervento chirurgico finalizzato all’estrazione dell’ogiva e alla stabilizzazione delle sue condizioni. Attualmente si trova ricoverato in rianimazione.
Sul posto convergevano anche i militari della Radiomobile e del Nucleo Investigativo di Cuneo nonché il P.M. della Procura di Cuneo, Dott.ssa Chiara Canepa, allo scopo di definire compiutamente i fatti e le relative responsabilità.
Gli accertamenti svolti consentivano di attribuire la paternità del grave episodio al cognato del ferito, il quale veniva pertanto tratto in arresto dai militari operanti per tentato omicidio aggravato e porto ingiustificato di arma da fuoco.
Nel corso della notte l’uomo è stato sottoposto ad interrogatorio nel corso del quale ha ammesso le proprie responsabilità, dichiarando che le sue intenzioni non erano tanto di ferire qualcuno bensì quelle di dividere i litiganti spaventandoli con la pistola.
L’arma utilizzata, un revolver illegalmente detenuto dall’uomo, è stata rinvenuta in un campo a San Rocco di Bernezzo e sottoposta a sequestro.
Stante la gravità degli indizi raccolti a suo carico, l’A.G. cuneese richiederà per l’arrestato una misura cautelare.

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