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Le vicissitudini del senzatetto morto nell’incendio di una caserma in ristrutturazione ad Asti

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Un uomo di 59 anni (M.E.B.) di origini marocchine è la vittima dell’incendio divampato nel cantiere per la ristrutturazione della ex caserma Vittorio Colli di Felizzano ad Asti. L’ex palazzina ufficiali era diventata rifugio per alcuni senzatetto e con il freddo dell’inverno venivano accesi bracieri di fortuna, probabile causa del fuoco che ha ucciso il 59enne.

L’uomo ha una storia di alcolismo e per questo gli veniva impedito l’accesso al dormitorio e al centro diurno della Caritas il Samaritano. Era stato allontanato dalla famiglia per i maltrattamenti che ha fatto subire alla moglie e a uno dei due figli. L’uomo era dal 2015 in carico dei servizi sociali del comune ed era seguito dal Sert per la dipendenza da alcool.

Attualmente ci sono 29 ospiti nel dormitorio maschile che in inverno aumenta la propria capienza a 35 persone proprio per dare un riparo caldo ai senzatetto in città, sempre se non sono alterati da sostanze.

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