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Cronaca

Lettera d’insulti alla Sindaca del comune valsusino che ha tolto la cittadinanza onoraria a Mussolini

Pantaleo Romano

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Dopo la presa di posizione della Sindaca di San Antonino circa la revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, è stata recapitata una lettera anonima in municipio contenente una sequela d’insulti.

Nella lettera, tra i vari insulti, si contesta alla prima cittadina e ai consiglieri comunali di essere “dei pigmei al confronto del Duce”. La lettera, recapitata in modo anonimo, arriva a circa un mese dalla decisione della giunta di revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini (imposta dal partito fascista durante il regime) per conferirla alla Senatrice a vita Liliana Segre.

La Sindaca per tutta risposta ha commentato con le parole: «Sant’Antonino è un Comune antifascista ed è orgoglioso di esserlo». Molti sono infatti gli eventi e le iniziative per difendere i valori antifascisti durante i giorni precedenti e successivi alla data simbolo del 27 gennaio. Prossimo incontro martedì 4 febbraio (sala consiglio alle 17:30) con Maria Teresa Milano, studiosa e autrice di libri sulla Shoah.

Gli insulti arrivano in un clima di crescente discostamento dalla verità sulle responsabilità fasciste e naziste durante l’olocausto. L’ultimo rapporto Eurispes ha infatti recentemente mostrato come ben il 15,6% degli italiani ritiene che la Shoah non sia mai avvenuta, mentre in molti, sempre secondo il rapporto, considerino Mussolini un grande politico che ha commesso “alcuni errori”.

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