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Coronavirus, 15 casi non riconducibili ad altri focolai: Piemonte possibile “zona gialla”

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Con il nuovo bollettino delle 20 di oggi, venerdì 6 marzo, che parla di 5 morti positivi al nuovo coronavirus e un prevedibile aumento dei positivi a 166 di cui 35 ricoverati in terapia intensiva, arriva anche la notizia che il Piemonte ha 15 casi positivi per ora non riconducibili ad alcun ceppo proveniente da fuori regione e che quindi potrebbe avere un focolaio proprio. Il governo dovrà decidere se considerare il nostro territorio o parte di esso come “zona gialla”.

Secondo il decreto della presidente del consiglio dei ministri pubblicato il 1° marzo:

Nei territori della zona gialla sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive, le trasferte dei tifosi. Lo svolgimento delle competizioni è possibile a porte chiuse. Sono sospese anche tutte le manifestazioni di carattere “non ordinario” come quelle di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso. L’apertura dei luoghi di culto è ammessa cercando di non creare assembramenti. Le scuole di ogni ordine e grado resteranno chiuse. I musei possono rimanere aperti a patto che siano evitati affollamenti facendo entrare pochi visitatori alla volta. I concorsi pubblici sono sospesi. Bar e ristoranti potranno espletare i servizi a condizione di servire solo clienti con il posto a sedere e gli avventori dovranno restare a un metro di distanza. Ci sarà una limitazione dell’accesso dei visitatori alle strutture di degenza. Sono sospesi i congedi ordinari del personale sanitario e tecnico. Nelle province di Bergamo, Lodi, Piacenza e Cremona è prevista la chiusura nel fine settimana dei grandi centri commerciali. In Lombardia e nella provincia di Piacenza resteranno chiuse palestre, centri sportivi e termali. Gli uffici giudiziari potranno avere un orario ridotto.

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