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Scuola e formazione

Piano di riavvio del Politecnico: cinque scuole di Torino saranno i “beta tester”

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Cinque, tra asili nido e scuole materne,  le strutture torinesi in cui sarà avviata la sperimentazione e l’analisi di tutte le procedure organizzative (relative ai turni, all’uso degli spazi, ai flussi in entrata e in uscita ecc.) per rideterminarle in rapporto alla tutela della salute, oltre che ai bisogni dei piccoli utenti e delle loro famiglie.

Si tratta dei “beta test” messi a punto dal Politecnico di Torino, con la collaborazione dell’assessorato all’Istruzione della Città di Torino per la parte relativa alle scuole, finalizzati alla prova delle misure da adottare per contenimento del rischio di trasmissione del contagio da coronavirus, nella fase di ripresa delle attività scolastiche.

Il nostro contributo al lavoro svolto dal Politecnico – spiega l’assessora all’Istruzione, Antonietta Di Martino – si è concentrato sulla fascia 0-6. Più i bambini sono piccoli più occorre fare valutazioni specifiche nelle singole strutture, tenendo conto che le necessità di accudimento richiedono un rapporto personale diretto e risulta quindi impossibile attuare misure di distanziamento interpersonale.

Un lavoro basato, come principio di fondo, sulla necessità di integrare i diritti fondamentali delle bambine e bambini, ragazze e ragazzi allo studio, al successo formativo, e all’inclusione con la tutela della salute e sicurezza di allievi, personale e tutti i soggetti impegnati nel mondo scolastico e tenendo presenti le necessità di conciliazione famiglia lavoro dei genitori.

Tra le soluzioni per la fase di transizione e per la riapertura sono state proposte la facilitazione della formazione tra le famiglie di micro-comunità spontanee per accogliere piccoli gruppi di bambine e bambini sotto la guida del nido di riferimento, l’organizzazione di un ventaglio di possibilità per i mesi estivi, anche utilizzando forme “a bassa soglia” cioè con orario limitato come ludoteche, attività di gioco, ecc., attivando tutte le collaborazioni pubbliche e private già presenti nel sistema educativo. Naturalmente tutto da realizzare definendo un Protocollo nazionale sulle procedure di sicurezza per le riaperture e considerando le necessità di stanziamenti per affrontare i maggiori costi materiali e organizzativi.

Per la definizione di un nuovo modello organizzativo per la ripresa delle attività nelle scuole, a partire dalle strutture educative per l’infanzia, per i principi di base generali di prevenzione e contenimento del contagio si è tenuto conto, dal punto di vista tecnico,  della rarefazione delle presenze con la formazione di piccoli gruppi stabili, il distanziamento, attraverso l’uso opportuno di tutti gli spazi disponibili, dentro e fuori delle strutture scolastiche, l’uso di dispositivi, la sanificazione di arredi, materiali didattici e ambienti, la promozione di comportamenti responsabili tramite, l’informazione e formazione di tutti.

Le cinque strutture cittadine dove saranno realizzati i “beta test” sono quelle comunali del Nido d’infanzia Bianca & Bernie di Via Ventimiglia, 112 e della Scuola dell’infanzia G. Fanciulli di Via Mercadante 129, le strutture private  Asilo Nido Birimbao di Corso Moncalieri, 203 e  Scuola paritaria convenzionata con il Comune di Torino (con sezione primavera aggregata)  S.Bonacossa di Via Nizza 22/F, e il complesso di via Bardonecchia, 34 (che comprende nido, scuola dell’infanzia, scuola secondaria di primo grado, servizi del centro civico).

Qui potete trovare il link al rapporto del Politecnico di Torino “Scuole aperte, società protetta”: http://www.impreseaperte.polito.it/content/download/228/1077/file/RAPPORTO%20SCUOLE%20APERTE%20SOCIETA’%20PROTETTA%20v1%2002052020.pdf

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