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Biella, operazione “Vaso di Pandora”: immobiliare operava totalmente in nero

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L’operazione “Vaso di Pandora” iniziato da un’immobiliare di Biella con i titolari, due persone di nazionalità russa, che operavano totalmente in nero per un totale di 4 milioni di euro transitati dai conti correnti ma mai dichiarati, ha scoperchiato un giro che coinvolge 53 soggetti di nazionalità russa residenti in Italia.

I due soggetti residenti a Biella avevano intestato anche un’immobile di pregio e una macchina di lusso, tutto senza comparire mai in nessun registro delle imprese.

Durante la perquisizione dell’abitazione per acquisire dati bancari e documenti sono stati ritrovati anche 109.700,00 euro e 60,00 franchi svizzeri in contanti, di sicura provenienza illecita e quindi sequestrati.

Dai controlli delle operazioni di compravendita mediate dall’immobiliare si è arrivati a un’altra immobiliare in Italia e altri 50 soggetti residenti in rinomate località turistiche nazionali che tra il 2012 e il 2018 hanno acquistato immobili per una valore tra 1 e 8 milioni di euro.

I due titolari sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per l’omessa dichiarazione dei redditi per l’ammontare di 4.123.000,00 euro. L’operazione condotta per due anni dalla Guardia di Finanza di Biella ha portato a 47 controlli e 6 verifiche fiscali e con la constatazione, ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e dell’imposta sul reddito delle società, di una base imponibile netta non dichiarata per un importo pari a 180.202.499,87 euro corrispondente ad una imposta evasa di euro 72.361.480,09, nonchè la denuncia a piede libero di 51 persone fisiche, per i reati di omessa dichiarazione dei redditi (ex articolo 5 D.Lgs. 10 marzo 2000 n. 74), dichiarazione infedele (ex art. 4 D.Lgs. 10 marzo 2000 n. 74) e dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici (ex art. 3 D.Lgs. 10 marzo 2000 n. 74) inoltrate alle Procure della Repubblica competenti territorialmente.

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