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Cronaca

In estate i lavori per la definitiva messa in sicurezza del ponte di Alpignano sulla strada provinciale 178

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In estate ad Alpignano inizieranno gli interventi di manutenzione straordinaria di quello gli alpignanesi chiamano ancora il “ponte nuovo” sulla Dora Riparia sulla Strada Provinciale 178. Come spiega il Consigliere metropolitano delegato ai lavori pubblici, Fabio Bianco, “è previsto un investimento di 2 milioni di euro per il completamento del risanamento strutturale e il consolidamento della struttura, che consentirà la percorrenza del ponte senza gli attuali limiti di carico“. Nel frattempo, com’è emerso nel corso di una riunione di coordinamento che si è tenuta venerdì 19 febbraio, la cittadinanza dovrà sopportare alcuni disagi per una decina di mesi, con la prospettiva però di tornare ad utilizzare l’infrastruttura senza le limitazioni attuali. Scartata l’ipotesi di chiudere completamente il ponte nel periodo dei lavori o di istituire un senso unico alternato regolato da un semaforo, la Città Metropolitana e la Città di Alpignano hanno scelto di istituire una viabilità ad anello che coinvolgerà il ponte vecchio. In sostanza, dall’avvio del cantiere sul ponte nuovo della Provinciale 178 si transiterà solo su una corsia in direzione Rivoli, mentre sul ponte vecchio il senso unico sarà verso via Cavour e permetterà, svoltando a destra, di raggiungere Collegno e Pianezza. Arrivando da via Rivera, percorrendo via Primo Maggio e poi girando in via Roma, ci si potrà ritrovare in via Mazzini e da lì proseguire in direzione Caselette, Val della Torre, San Gillio e Givoletto. Si stima che la circolazione ad anello sarà in vigore sino ai primi mesi del 2022.

“Ulteriori lavori sono previsti nel 2022, – precisa il Consigliere Bianco – ma interesseranno la parte inferiore del ponte sulla Provinciale 178 e non influiranno sulla percorribilità. Alla fine di tutti gli interventi, sia quelli realizzati nel 2020 che quelli di prossimo avvio, potremo disporre di un ponte sano e nuovo, con un costo complessivo di 3 milioni di euro. Gli utenti dovranno pazientare, ma abbiamo cercato di rendere il meno pesante possibile l’impatto del cantiere”.

Un primo intervento di messa in sicurezza era stato completato nell’estate del 2020 ed era consistito nella cerchiatura e in una serie di iniezioni di risarcimento delle lesioni delle pile, nel placcaggio con sistema attivo e nell’installazione dei sistemi di controllo, compreso il monitoraggio dell’impalcato del ponte durante il suo successivo esercizio. Il ponte presentava fessure su tre pile principali della campata dell’arco. Le pile erano state rinforzate con angolari e con calastrelli e con un sistema innovativo di pretensionamento dei calastrelli che le ha rese più resistenti di prima.

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