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Ambiente

Giornata mondiale dell’ape, è un anno difficile

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Il 20 maggio le Nazioni Unite celebrano la Giornata mondiale dell’ape. L’Ape Italiana, sottospecie di ape autoctona propagata in poco più di un secolo su tutto il pianeta, è un’ape diffusa, apprezzata e allevata su scala planetaria, un caso unico che spiega le ragioni dell’orgoglio e dell’impegno della comunità apistica nazionale nel tutelare e salvaguardare questo prezioso patrimonio della nostra biodiversità.

L’apicoltura italiana – ricorda Confagricoltura – è un elemento fondamentale del settore agricolo, sia per la capacità produttiva raggiunta, sia per la funzione impollinatrice che le api svolgono a favore degli ambienti rurali, naturali e urbani.

Gli apicoltori censiti in Italia sono in costante aumento: circa 65.000, cui se ne aggiungono almeno altri 10.000 che, specie tra i giovani, nonostante la pandemia, stanno manifestando il proposito di avvicinarsi a questo allevamento seguendo i necessari corsi di formazione. Gli apicoltori piemontesi sono oltre 5.600, per un totale di oltre 190.000 alveari che pongono la nostra regione al primo posto per numero di addetti in Italia, con oltre 2,1 milioni di chili di miele all’anno.

Il punto critico dell’apicoltura resta quello della produzione del miele, da ormai cinque anni soggetta a una costante riduzione dovuta alle avversità atmosferiche e ai cambiamenti climatici. La mancata produzione dei mieli primaverili italiani è ormai strutturale – spiegano i tecnici di Confagricoltura Piemonte – e come tale va gestita, adottando interventi compensativi per gli apicoltori affinché non abbandonino questa attività. Anche quest’anno – fa rilevare Confagricoltura – la stagione in Piemonte non è partita sotto i migliori auspici: le gelate del 7 – 8 e 9 aprile hanno colpito in particolare le piante di acacia, causando danni rilevanti.

La Giornata Mondiale delle Api – ricorda Confagricoltura – deve essere l’occasione per agevolare e consolidare il ruolo che apicoltori e agricoltori per primi, operano in concreto ogni giorno, aiutando l’ape mellifera e gli impollinatori a ritrovare la loro naturale collocazione in tutte le aziende agricole.

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