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Ragazza trans fugge dall’Iran e trova accoglienza a Torino, dove studia e inizierà il percorso di transizione

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M. è arrivata in Italia dall’Iran nell’agosto del 2019 grazie un visto per studenti universitari. Nell’ottobre dello stesso anno si è messa in contatto con lo sportello dell’associazione Maurice GLBTQ di Torino, che si occupa di sostegno e accompagnamento di persone transessuali/transgender. Inizia così il suo percorso di transizione da maschio a femmina e, per la prima volta in quel contesto, racconta la sua storia e i motivi che l’hanno spinta a migrare dal proprio paese, l’Iran, nel quale i diritti delle persone LGBTQI+ non vengono rispettati. È in quel momento che viene informata della possibilità di fare domanda di asilo in Italia.
Viene messa in contatto con l’associazione Quore, promotrice del progetto To Housing, che si occupa di dare ospitalità a persone LGBTQI+ in forte difficoltà. Da quel momento viene presa in carico dalla cooperativa Babel, che si occupa della gestione della domanda di asilo di M. e degli aspetti inerenti la sua transizione e il rapporto con il Cidigem (Centro Interdipartimentale Disturbi Identità di Genere).
A febbraio 2020, M. ottiene lo status di rifugiata e inizia, così, il suo percorso nel contesto del progetto SAI della cooperativa Babel per persone LGBTQI+.

M. ha potuto studiare con ottimi risultati la lingua italiana potendo così decidere di proseguire la sua carriera universitaria qui in Italia e accedere al test di ingresso del corso di Ingegneria meccanica del Politecnico di Torino.

Attualmente sta svolgendo un tirocinio presso una libreria di Torino.

“M. è fuggita da un Paese che uccide le persone LGBT+ e le costringe a vivere come i/le peggiori criminali. La storia di M. è l’emblema del percorso di accoglienza che vorremmo, un percorso che deve tenere in considerazione la storia e le esigenze personali di ogni singolo individuo. La nostra collaborazione che va avanti da anni si fonda proprio su questo assunto, mettere insieme le diverse competenze per sostenere e aiutare le persone ad esprimere loro stesse e a superare le difficoltà dello sradicamento dal loro paese, dalla loro famiglia, dai loro affetti anche quando sono carnefici. Babel e Quore collaborano sul progetto To Housing e su tante altre iniziative a partire dal presupposto che i diritti o sono per tutti o non sono diritti, e noi in un paese senza diritti non vogliamo vivere” dichiarano Roberto Forte, presidente di Babel e Alessandro Battaglia, presidente dell’associazione Quore.

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