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Crescere con la cultura. Famiglia e prima infanzia a Torino e in Piemonte

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Quale nuovo ruolo per la Cultura nel promuovere il benessere e lo sviluppo dei bambini e delle bambine, a partire dai primi cruciali mille giorni e nel supportare il ruolo genitorialel’inclusione delle famiglie con minori anche alla luce delle conseguenze generate dalla pandemia, soprattutto sui più fragili?

Questa domanda aprirà il confronto promosso in occasione della Giornata mondiale per i Diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza dalle Biblioteche civiche torinesi che hanno intrapreso un innovativo percorso di collaborazione con CCW-Cultural Welfare Center, Abbonamento Musei, Osservatorio Culturale del Piemonte, e SCT-Social Community Theatre Centre dell’Università di Torino.

Appuntamento venerdì 19 novembre dalle ore 10 alle 13,30 in Spazio BAC – Barolo Arti con le Comunità al Distretto Sociale Barolo di via Cottolengo 24/bis a Torino, uno dei luoghi simbolo dell’innovazione sociale della Città, per la riflessione pubblica “Crescere con la Cultura. Famiglia e prima infanzia a Torino e in Piemonte”.

Amministratori pubblici, investitori sociali ed esperti dei mondi della Sanità, del Sociale, dell’Educazione e della Cultura daranno contributi per una lettura di scenario, partendo dalla Città di Torino: i bisogni delle famiglie con le sfide acuite dalla pandemia e le risposte attivate e attivabili per promuovere benessere e inclusione sociale.

“Una crescente mole di studi rende evidente quali siano le conseguenze negative della mancanza di opportunità, per tutti i bambini e le bambine, di sviluppare appieno il loro potenziale di sviluppo, soprattutto nei loro primissimi anni di vita, i più fecondi per lo sviluppo delle reti neurali e quindi delle loro competenze cognitive ed emotive. E sottolinea l’importanza di investire, in questo periodo cruciale, sulla responsività genitoriale, sulla creazione di contesti di nurturing care, di cure che nutrano, per la salute, il benessere e gli itinerari di vita di tutte le  bambine e i bambini”, argomenta Giorgio Tamburlini, Presidente del CSB (Centro per la Salute del Bambino) che con la sociologa Chiara Saraceno, rappresentante di Alleanza per l’Infanzia, avvierà il dibattito  analizzando le sfide del tempo presente, acuite dall’impatto della pandemia sulle relazioni.

Un tavolo di confronto metterà a fuoco convergenze e sinergie fra innovative progettualità culturali integrate (dalla lettura, alle esperienze museali, teatrali, musicali)  che hanno preso corpo negli ultimi due anni a Torino e in Piemonte,  per aumentare l’impatto delle azioni: percorsi con una ambizione di  sistema, che coinvolgono i mondi della Sanità, del Sociale, dell’Educazione,  la Pubblica Amministrazione e gli Enti filantropici e possono dare un contributo alla costruzione di politiche pubbliche per la prima infanzia e la genitorialità.

“Il mondo della scuola, come quelli della cultura e della sanità, già a partire dalla primissima infanzia rivestono insieme alla famiglia un ruolo fondamentale nei percorsi di crescita dei nostri bambini e dei nostri ragazzi. Torino e il Piemonte possono vantare una grande ricchezza di progettualità sotto l’aspetto dell’offerta culturale ed educativa: eccellenze e buone pratiche attraverso cui poter rispondere, in modo partecipato ed efficace, alla crescente domanda di servizi per l’infanzia in ambito educativo, culturale,  sociale e sanitario, con iniziative, proposte e progetti a misura dei bisogni dei più piccoli e delle loro famiglie, con l’obiettivo prioritario di contrastare le diseguaglianze, di migliorare diffusamente i livelli e la qualità della vita, di generare benessere e di contribuire a creare le condizioni ottimali per la crescita dei nostri giovani cittadini”, afferma Carlotta Salerno, assessora all’Istruzione e alle Politiche giovanili della Città di Torino.

Tra i progetti innovativi troviamo una nuova alleanza promossa dalle Biblioteche civiche torinesi, con i Musei che uniscono le forze, rafforzando la relazione con il mondo della Sanità e del Sociale. Il percorso è accompagnato da CCW-Cultural Welfare Center, il primo centro nazionale di competenza dedicato al contributo costitutivo della Cultura al welfare, al benessere delle persone e delle comunità, che è nato a Torino. Le Biblioteche pubbliche sono impegnate da oltre vent’anni nel progetto nazionale Nati per Leggere-NPL (che vede in campo il Centro per la Salute del Bambino, ACP-Associazione Culturale Pediatri, AIB-Associazione Bibliotecari) che promuove l’attività di lettura in famiglia.

Il percorso è sostenuto da Regioni, Province, Comuni e in Piemonte promosso e sostenuto da Regione Piemonte e Fondazione Compagnia di San Paolo, che ha costruito competenze, mobilitato cittadinanza attiva con volontari preparati allo scopo. Un progetto incorporato nelle politiche sanitarie della Regione Piemonte e inserito nell’Agenda di gravidanza, consegnata a tutte le future mamme, come raccomandazione per una buona crescita.

Il Piemonte è un unicum nazionale come Musei Family and Kids Friendly. Sono oltre 40 le realtà che dal 2016 hanno compiuto il percorso di Nati con la Cultura (www.naticonlacultura.it), un progetto ideato all’Ospedale S. Anna, dalla Fondazione Medicina a Misura di Donna e sviluppato in rete da Abbonamento Musei. Con il passaporto culturale di cui hanno diritto bambine e bambini alla nascita, per il primo anno di vita le Famiglie possono frequentare liberamente i musei, i loro giardini ed essere accolti per vivere esperienze di serenità e bellezza. «La pandemia ha fatto emergere la vulnerabilità del singolo, delle famiglie, delle organizzazioni, del sistema. Musei e Biblioteche lavorano per costruire un sistema organico e integrato di collaborazione, un piano di sviluppo che dia continuità alla loro relazione, al fine di raggiungere il numero più ampio possibile di famiglie, soprattutto quelle che non conoscono le opportunità offerte dal territorio, costruite sui loro bisogni, sia per favorire lo sviluppo cognitivo dei loro figli sia per accrescere la capacità di crescere con loro», dichiara Simona Ricci, direttrice di Abbonamento Musei.

Il percorso prevede un  coinvolgimento diretto delle famiglie nel ripensare l’offerta di cultura e tempo libero in ottica di welfare, seguendo una delle sperimentazioni che il Piemonte ha portato avanti con successo: la creazione di un ‘family board’, di costante dialogo – ideata e realizzata dal progetto TIC TAC (www.tictacteatro.org) sostenuto da Fondazione Compagnia di San Paolo-, replicata nella collaborazione Musei e Biblioteche, costituisce una innovazione culturale in un’ottica di progettazione partecipata e corresponsabilità sociale con i cittadini.

 CCW sta inoltre favorendo il rafforzamento dell’alleanza tra le istituzioni culturali e il mondo della Sanità, attraverso un confronto che coinvolge tutte le Aziende Sanitarie della Città e dell’hinterland e punta a raggiungere nel 2022 tutte le famiglie in attesa, partendo dai corsi di accompagnamento alla nascita. Per aprire a nuovi sviluppi, saranno presenti i soggetti coinvolti nei progetti integrati presentati e le realtà del territorio, le reti fortemente impegnate a favore dell’infanzia, nel supporto alla genitorialità e nel contrasto alle diseguaglianze, attraverso la cultura.

All’incontro partecipano: Regione Piemonte, Associazione Culturale Pediatri, Associazione Italiana Biblioteche – Sezione Piemonte, Fondazione Tancredi di Barolo, Opera Barolo – Distretto sociale Barolo, Unicef Comitato provinciale di Torino, Save the Children, Filieradarte, Case del quartiere, Comune di Caselle – Rete “Cultura, Prima infanzia e genitorialità”; Fondazione Santagata; Nati per la Musica Piemonte; Nidi Infanzia; LegalArte.

Programma: disponibile al link https://culturalwelfare.center/3991-2/

Per iscrizioni: contattare segreteria@culturalwelfare.center. Dati i numeri contingentati dei posti in sala è necessario ricevere conferma d’iscrizione.

Informazioni per l’ingresso: arrivo alle ore 9,30 per espletare i controlli di sicurezza Covid.

CCW Cultural Welfare Center www.culturalwelfare.center

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