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Cronaca

Torino, azienda delocalizza in Portogallo, la donna licenziata su Teams dopo 18 anni: “Ho pianto. Ci hanno trattato come se fossimo trasparenti”

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“Ho iniziato a piangere e ho pianto tutto il giorno. È stato uno choc dopo 18 anni di lavoro”. Parole amare quelle di Alessandra Cielidoni, una delle tre  dipendenti dell’azienda Yazaki Italia, multinazionale con una sede a Grugliasco, che produce e commercializza cablaggi e sistemi di distribuzione elettrica per autoveicoli, licenziata dall’azienda con una video chiamata.

“Ci hanno trattato come se fossimo trasparenti – spiega la donna in un’intervista al Corriere della Sera -. Capisco che le multinazionali licenzino, ma almeno un incontro, la possibilità di darmi del tempo per cercare un’altra occupazione…”.

Il motivo del licenziamento è perché l’attività dell’azienda con sede a Grugliasco, è stata delocalizzata in Portogallo.

Ai tre lavoratori il licenziamento è stato comunicato su una piattaforma digitle mentre svogevano il loro lavoro in smart working e da quel momento è stato annullato il loro lasciapassare per entrare in azienda ed è stata cancellata la mail aziendale. Tra i maggiori clienti dell’azienda c’è Stellantis.

“Ci avevano tranquillizzato  – continua  – quindi non mi aspettavo quello che è successo. Avrei gradito un incontro di persona, che mi dicessero “ragazzi dobbiamo ridurre personale”. Mi puoi chiamare e dirmi “tro- viamo una ricollocazione, ti diamo tempo per guardarti intorno”, insomma più umanità. Poi capisco le scelte delle multinazionali, ma c’è modo e modo. Gli altri colleghi hanno lavorato 28 e 11 anni, non si fa così”.

“Vorremmo avere un incontro con l’azienda per essere ricollocati in altri uffici”, conclude la donna, mamma di due figli.

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