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Una mozione chiede che parafarmacie e infermieri possano effettuare tamponi in Piemonte

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La Giunta Regionale permetta alle Parafarmacie ed agli infermieri liberi professionisti di effettuare test antigienici rapidi ed accedere alla piattaforma di registrazione degli esiti. E’ quanto prevede una mozione, a prima firma Sean Sacco, depositata oggi in Consiglio regionale. Sarebbe un passo fondamentale per migliorare le attività di rilevamento dei contagi da Sars-Cov-2, eliminare le impressionanti code presenti in tutta la regione ed evitare chiusure di servizi fondamentali (come poliambulatori) sul territorio.

Il provvedimento sarebbe rivolto a quelle Parafarmacie dotate di spazi idonei sotto il profilo igienico-sanitario e adatti a garantire sicurezza e riservatezza agli assistiti.

La Legge 178/2020 stabilisce che i tamponi antigenici rapidi possono essere eseguiti anche presso le farmacie, ma non indica queste attività come le sole a poter offrire tale servizio. Chiediamo dunque possano essere eseguiti anche nelle parafarmacie, dove esercitano la professione Farmacisti con pari studi, formazione e competenze. Personale abilitato all’esercizio della professione e regolarmente iscritto all’Ordine professionale.

Le parafarmacie in Piemonte sono distribuite in modo capillare sul territorio e possono rivelarsi un valido strumento per alleviare lo stress che sta interessando il sistema territoriale di screening. Abbiamo ben presente le impressionanti code davanti alle farmacie, che perdurano ormai ad ogni ora del giorno ed in qualsiasi giorno della settimana.

Inoltre sono già inserite nel “Sistema TS” (Tessera sanitaria) e sono inserite con proprio codice univoco sul sito del Ministero della Salute nell’elenco degli esercizi commerciali, diversi dalle farmacie, autorizzati alla vendita al pubblico di farmaci.

Le parafarmacie ed i farmacisti che vi operano all’interno, hanno manifestato ampia disponibilità a contribuire alla gestione dell’emergenza così come gli infermieri libero professionisti, che già privatamente effettuano tamponi, senza però poterli registrare sul sistema regionale.

Si tratta dunque di una questione di volontà politica, auspichiamo che tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio regionale convengano su questa proposta mirata a migliorare il rilevamento dei contagi, ridurre le impressionanti code che si registrano di fronte a molte farmacie piemontesi ed evitare la sospensione di importanti servizi sanitari sul territorio.

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