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Appalti, Gallo (PD): “La Corte Costituzionale boccia le disposizioni del Piemonte”

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La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la norma voluta dal centrodestra che prevedeva, fino al termine dell’emergenza sanitaria, in materia di appalti pubblici, la facoltà da parte della Regione di introdurre, per i soggetti aggiudicatori, criteri premiali di valutazione delle offerte e relativa attribuzione di punteggi nei confronti degli operatori economici che, in caso di aggiudicazione, per l’esecuzione dell’appalto o della concessione, si impegnano a utilizzare, in misura prevalente, manodopera o personale a livello regionale.

“La norma – spiega il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo – al momento della sua approvazione aveva suscitato le nostre perplessità e la dichiarazione di illegittimità conferma che la Giunta Cirio continua a muoversi in Modo confuso, tentando di legiferare senza tener conto in alcun modo dei limiti entro i quali si deve agire. La possibilità di introdurre, anche in via transitoria, criteri premiali di valutazione delle offerte per far fronte alle ineludibili esigenze sorte dall’emergenza sanitaria è riservata allo Stato, cui spetta in generale, nell’esercizio della sua competenza esclusiva in materia di tutela della concorrenza”.

“Nonostante ripetute impugnative a livello nazionale – conclude Gallo – continuiamo ad assistere alla presentazione di testi assurdi e al tentativo di legiferare più basandosi sugli annunci che sulle reali esigenze del Piemonte. Non è la prima volta che perdiamo tempo per correggere errori che si sarebbero potuti evitare e che dimostrano tutta l’incapacità di Cirio e della sua maggioranza”.

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