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Ambiente

Con il polline dei noccioli si studia il riscaldamento globale in Piemonte

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Arpa Piemonte, grazie al contributo degli esperti del settore fitosanitario di Regione Piemonte, ha analizzato i dati raccolti dalle stazioni della Rete di monitoraggio dei pollini e cercato di capire le cause di una pollinazione anticipata, indagando possibili relazioni tra l’andamento del genere Corylus (nocciolo) e alcune variabili meteo (come la temperatura media giornaliera e le precipitazioni) fornite dal servizio di meteorologia dell’Agenzia.

In particolare, sono stati esaminati i valori di concentrazione giornaliera di polline raccolti tra dicembre 2021 e gennaio 2022 nelle stazioni di Cuneo, Novara e Omegna (VB).

Le componenti che influenzano l’inizio della pollinazione sono molteplici, fra questi si possono individuare il fotoperiodo, la disponibilità idrica e la temperatura accumulata.

In questa analisi si è focalizzata l’attenzione sulla componente relativa all’ andamento della somma termica (con soglia 0 gradi) nella settimana precedente l’inizio/incremento di pollinazione e la temperatura media mensile a partire da novembre 2021.

Le analisi hanno evidenziato un anticipo di pollinazione, indizio correlabile al cambiamento climatico.

Le temperature fredde al di sotto della media di inizio inverno e al contrario il periodo mite e siccitoso del mese di gennaio hanno influenzato in modo importante il ciclo naturale del polline di Corylus, determinando sia un anticipo dell’emissione del polline che un aumento quantitativo delle sue concentrazioni. Questo può avere un impatto rilevante sulla salute della popolazione dei soggetti allergici che potrebbero non aver ancora messo in atto misure terapeutiche atte ad affrontare la presenza di pollini allergizzanti.

La sorveglianza sull’andamento dei pollini continuerà nei prossimi mesi e ogni variazione correlata con anomalie meteo-climatiche verrà prontamente segnalata.

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