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I risultati della raccolta di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) in Piemonte nel 2021

Vincenzo Spinello

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Il Piemonte nel 2021 ha raccolto 26.161 tonnellate di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). Lo evidenzia la 14a edizione del Rapporto Annuale 2021 del Centro di Coordinamento RAEE, l’istituzione che sintetizza i risultati ufficiali conseguiti da tutti i Sistemi Collettivi che si occupano del ritiro presso i centri di raccolta e i luoghi di raggruppamento organizzati dalla distribuzione per la gestione dei rifiuti tecnologici in Italia. Il risultato è migliorativo rispetto al 2020, la raccolta cresce del 5,4%, incremento superiore sia a quello registrato a livello nazionale (+5,3%) sia a quello dell’area Nord (+4,8%) che conferma la Regione in sesta posizione nella graduatoria nazionale per volumi complessivi.

A livello di raggruppamenti, i maggiori quantitativi di RAEE raccolti dalla Regione sono composti dai rifiuti da grandi bianchi (R2), pari a 8.282 tonnellate, ma in calo dell’1,6% rispetto al 2020, andamento in controtendenza con il dato nazionale. Segue freddo e clima (R1) con 7.347 tonnellate, in crescita del 6,9%, il terzo miglior incremento del Nord Italia. I rifiuti da TV e apparecchi con schermi (R3) salgono a 5.516 tonnellate, in crescita del 23%, leggermente superiore a quella registrata dal raggruppamento a livello nazionale (+22,2%), a dimostrazione che nella Regione si è usufruito maggiormente del Bonus TV erogato da agosto.

Segue piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo (R4) con 4.894 tonnellate, valore stabile rispetto al 2020 (-0,4%), ma migliorativo rispetto all’andamento negativo registrato a livello Paese. In calo dell’8,7% anche le sorgenti luminose (R5) per un totale di 122 tonnellate, la variazione è sì allineata all’andamento nazionale, ma è la peggiore performance del Nord Italia.
Anche nel 2021 la raccolta pro capite piemontese, pari a 6,07 kg per abitante, resta ben al di sotto sia della media dell’area di appartenenza (7,28 kg/ab) sia di quella nazionale (6,46 kg/ab). L’incremento del 7% porta la Regione al tredicesimo posto della graduatoria nazionale, ma la conferma ultima nella sua area di riferimento.

Con 12.345 tonnellate, in crescita del 7,5% rispetto al 2020 la provincia di Torino raccoglie poco meno della metà dei volumi complessivi regionali. A sostenere la performance sono quasi tutti i raggruppamenti, con punte del +38,2% in R3, l’incremento più elevato a livello regionale, per un totale di 2.602 tonnellate, 720 in più rispetto a quanto raccolto nel 2020. Miglior incremento regionale anche per R1 che registra il +8,3% per 3.942 tonnellate, oltre 300 rispetto a quanto raccolto nel 2020. In calo invece R2 i cui volumi scendono a 4.508 tonnellate (-3,5%), in controtendenza con l’andamento nazionale. Secondo posto per la provincia di Cuneo che raccoglie 4.058 tonnellate, pari al +2,7% rispetto al 2020. L’incremento è frutto della crescita di R3 (+14%) e di R1 (+5,7%), tutti gli altri raggruppamenti sono in contrazione.

Seguono le province di Alessandria e di Novara: la prima raggiunge le 2.752 tonnellate con un tasso di crescita del 6,3%, risultato al quale contribuiscono quasi tutti i raggruppamenti, tra questi si segnala una delle due uniche performance positive a livello regionale (l’altra è quella della provincia di Verbano-Cusio-Ossola) di R4 (+7%), in controtendenza anche con l’andamento nazionale. R5 registra invece un calo del 56,6%, la seconda peggiore performance registrata dal raggruppamento a livello nazionale. Più contenuto (+1%) il tasso di crescita della provincia di Novara la cui raccolta sale a 2.620 tonnellate, miglior risultato per R1 (+6,3%) mentre R3 segna lo 0,3%. La provincia di Verbano-Cusio-Ossola registra il tasso di crescita più brillante a livello
regionale (+8,4%) per un totale di 1.461 tonnellate, risultato al quale contribuiscono tutti i raggruppamenti.

Migliora anche la raccolta della provincia di Vercelli: +3,3% per 1.283 tonnellate complessive. In ultima posizione con i volumi più bassi di tutto il Nord Italia nonostante gli incrementi registrati, le province di Biella e di Asti con, rispettivamente, 841 tonnellate (+1,2%) e 803 tonnellate (+2,4%). Entrambe segnalano un calo di R2 (rispettivamente del -7,7% e dell’11%), i peggiori a livello regionale e dall’andamento opposto a quello nazionale. La provincia di Verbano-Cusio-Ossola consolida il primato per raccolta pro capite, pari a 9,34 kg/ab, grazie a un tasso di crescita dell’11%, tra i primi dieci migliori incrementi registrati nel Nord Italia e superiore a quello della media nazionale (+5,5%). Il risultato la inserisce tra le prime 20 province italiane più virtuose per raccolta pro capite.

Secondo posto per la provincia di Vercelli con 7,57 kg/ab (+7,4%). Si tratta delle uniche province a superare la media pro capite dell’area di appartenenza (7,28 kg/ab). Se invece si considera la media nazionale (6,46 kg/ab), si aggiungono le province di Novara con 7,18 kg/ab (+1,5%), di Cuneo con 6,92 kg/ab (+3,2%) e di Alessandria con 6,61 kg/ab (+9%, il secondo miglior tasso di crescita sul territorio regionale). Inferiori alla media nazionale le province restanti: Torino a 5,53 kg/ab (+8,9%), Biella a 4,83 kg/ab (+4%) e Asti a 3,79 kg/ab (+5,3%), valore tra i più bassi a livello nazionale.

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