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Una marea di bocciati al Concorso scuola, ministro Bianchi: “Prove inadeguate”

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Interno di un'aula scolastica

Non si placa la polemica intorno al concorso docenti che si sta svolgendo in queste settimane in tutta Italia per ottenere l’abilitazione all’insegnamento, la “cattedra di ruolo” e l’assunzione al Miur per tanti insegnanti precari. Concorso per cui sono arrivate tante lamentele da parte degli aspiranti docenti, in particolare su come sono formulate le domande del test scritto.

A riguardo è intervenuto anche il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi che commenta così l’alto numero, si parla di almeno l’80-90%, dei bocciati al concorso: “È un concorso che noi abbiamo ereditato dal passato, con una modalità di organizzazione anche delle prove che si è dimostrata non adeguata. Bisogna andare invece – ha continuato Bianchi intervenendo all’evento promosso dal Gilda degli insegnanti – verso concorsi annuali avendo ben chiaro quanti sono i posti vacanti disponibili in ogni area, bisogna ovviamente trovare la maniera per permettere a tutti di trovare il loro percorso di vita però avendo ben chiaro anche che questo era l’ultimo passaggio di una storia precedente che noi abbiamo l’obbligo di chiudere ma che sicuramente ha dimostrato tutti i suoi limiti”.

Insomma, secondo il ministro dell’Istruzione, una così alta percentuale di bocciati era prevedibile a causa del fallimento dei famosi “test a crocetta” che, certo, fanno risparmiare soldi e tempo all’Amministrazione, ma il cui risultato è legato tanto alla preparazione quanto a una buona dose di fortuna.

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