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Società

Una proposta pasquale per Torino: ogni anno l’esposizione della Sindone durante la Settimana Santa

Redazione Quotidiano Piemontese

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Da anni si parla di una nuova ostensione della Sacra Sindone, ma per ora non se ne è fatto nulla. Poi è arrivato la pandemia da covid e il mondo si è fermato con tutto quello che ne consegue.
Ora per Pasqua è arrivata una proposta dal multiforme giornalista Sante Altizio: “l’esposizione della Sindone ogni anno durante la Settimana Santa”.

Scrive Sante Altizio:

Mi sono spesso occupato di Sindone. Ho curato la produzione di un documentario, di una serie animata per bambini commissionata dalla Rai e nel 2015, in occasione dell’ultima Ostensione, ho coordinato il lavoro del Bookshop Ufficiale. Non sono uno studioso, nè un esperto di Sindone, ma alcune cose le so. Abbastanza per porre sul tavolo la questione.

Cinque anni fa ho lanciato una petizione su Change.org (“Chiediamo l’Ostensione annuale della Sindone di Torino“), e il fiasco è stato totale, avrei dovuto desistere, eppure alla radice di cotanta mal posta cocciutaggine una ragione c’è.

Torino esiste perché quando i Savoia, nel 1563 spostarono la loro capitale del ducato da Chambery a Torino, si portarono in valigia la Sindone, che avevano ereditato dai tempi delle prime crociate. Quello che già allora era venerato come il Sacro Lino da tutta la cristianità sarebbe servito per dare lustro a quel villaggione che si apprestava a diventare la nuova residenza sabauda. Insomma, detto in altre parole: senza la Sindone la storia di Torino sarebbe stata molto diversa e chissà se avremmo avuto Cavour, la prima capitale d’Italia, la Fiat, Valentino Mazzola e l’Eurovision.

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