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Biella

Omicidio-suicidio di Strona, la madre uccisa con un bilanciere da figlio affetto da manie ossessive

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L’omicidio-suicidio di Strona di ieri, mercoledì 17 agosto, sta assumendo contorni più chiari a un giorno di distanza. Dopo che una guardia ittico-venatoria della provincia di Biella si è accorto della macchina ferma sul ponte della Pistolesa tra Veglio e Mosso, il corpo di Antonio Belli, disoccupato di 58 anni, era già ai piedi della struttura, 100 metri più sotto.

I carabinieri si sono poi recati nella casa in frazione Boero a Strona, dove l’uomo viveva con la madre, Elsa Antonini, pensionata di 80 anni e hanno trovato il corpo senza vita della donna, uccisa dal figlio con un bilanciere da palestra. Per i militari del nucleo investigativo del comando provinciale e della compagnia di Cossato era chiaro il quadro, tanto che anche il procuratore di Biella, Teresa Angela Camelio, non ha disposto l’autopsia sui corpi.

Il 58enne da tre anni si era trasferito dalla provincia di Siena con la madre a Strona e i vicini riferiscono che non li hanno mai sentiti litigare. Lui, però, soffriva nell’ultimo periodo di manie ossessive con la convinzione di avere un male incurabile per cui si era anche rivolto ai sanitari dell’Asl e assumeva farmaci.

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