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Cronaca

Presidio contro i fogli di via: attivisti Extinction Rebellion con lo scotch sulla bocca

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A due mesi di distanza, Extinction Rebellion torna in piazza con un presidio “silenzioso”, in solidarietà con le persone del movimento colpite da numerose denunce e fogli di via.

Sono tornati simbolicamente sotto il Palazzo della Regione Piemonte, lì dove – il 25 luglio – due attiviste si sono arrampicate sul balcone dell’ufficio del presidente Cirio, per appendere uno striscione con scritto “Benvenuti nella crisi climatica. Siccità è solo l’inizio”. L’obiettivo quel giorno era denunciare, ancora una volta, la responsabilità e l’inazione della Regione Piemonte davanti alla siccità devastante di quest’estate.

Era il primo giorno del Climate Social Camp. Al termine di quella mattina, 23 attivisti sono stati colpiti da diverse misure repressive, tra denunce e fogli di via da Torino da uno a tre anni. La maggior parte di queste persone stava solo distribuendo volantini, facendo foto o semplicemente passando a supportare le due attiviste che quel giorno erano salite e si erano incatenate al balcone del palazzo regionale.

Durante il presidio di questo pomeriggio, alcuni attivisti con la bocca chiusa da un pezzo di scotch nero, si sono posizionati al centro della piazza con un cartello sulla schiena riportante il nome di una delle persone colpite dalle denunce e/o dai fogli di via, delle quali sono stati letti discorsi e testimonianze.

“Questa manifestazione a bocca chiusa” – spiega Aurelia, attivista di Extinction Rebellion – “vuole denunciare come le stesse istituzioni che dovrebbero proteggerci davanti al collasso eco-climatico imminente, scelgono invece di ignorare e punire chi cerca di amplificare la voce della scienza per accelerare il cambiamento di cui abbiamo bisogno”.

Da dicembre 2021, Extinction Rebellion ha messo in atto continue azioni di disobbedienza civile nonviolenta con l’obiettivo di denunciare l’inefficacia delle politiche regionali piemontesi per contrastare l’emergenza climatica ed ecologica. La campagna dello scorso anno si è conclusa con 22 persone denunciate, di cui 15 sono anche state espulse dalla città. Ad oggi, solo a 7 di loro è stato revocato il provvedimento.

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