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Cronaca

Piazza due telecamere in casa per spiare il marito da cui si sta separando: condannata

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L’accusa di interferenze nella vita privata ha portato alla condanna a due mesi di una donna di 48 anni di Torino che ha installato nei sensori del sistema di allarme di casa due telecamere spia che per un anno hanno trasmesso le immagini del marito da cui lei si sta separando.

Una puntava all’ingresso e l’altra in salotto, hanno inviato filmati sul cellulare di lei, che asserisce di averlo fatto perché si sentiva a sua volta sorvegliata. Inoltre, la separazione in corso è stata motivata dalla donna da accuse di maltrattamenti in famiglia.

L’uomo, si è accorto delle telecamere a luglio 2020, ma non credeva fosse la moglie ad averle installate, sospettando motivi professionali. Gli inquirenti sono arrivati a lei dopo le indagini, ma il marito non ha voluto comunque costituirsi parte civile.

Indagati in concorso anche due investigatori privati di una nota agenzia torinese, ma la difesa degli avvocati Paola Savio e Alessandra Guarini è riuscita a farli assolvere dal gup Ludovico Morello perché il fatto non costituisce reato.

Foto di AntanO, CC BY-SA 3.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0>, via Wikimedia Commons

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