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Scuola in Piemonte, la denuncia di Silvio Magliano: “Un ‘crollo’ ogni 4 giorni. Chiederò alla Giunta di salvaguardare la sicurezza di studenti”

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“Porterò domani in Consiglio Regionale il tema della sicurezza degli edifici scolastici in Piemonte”. Parola di Silvio Magliano, Presidente Gruppo Consiliare Moderati in Consiglio Regionale del Piemonte che chiederà “alla Giunta di salvaguardare la sicurezza di studenti e insegnanti nelle scuole piemontesi”.

Sono stati 45, sul territorio nazionale, gli incidenti di questo tipo tra settembre 2021 e agosto 2022, spiega Magliano. Il crollo, la scorsa settimana, di una parte del controsoffitto in una Primaria di San Mauro Torinese (la “Allende” di via Dora) è solo l’episodio più recente. Le regioni del nord (19 episodi in dodici mesi) “stanno peggio” rispetto a quelle del centro (10) e del sud (16).

E continua:

Più di due scuole su cinque hanno più di 45 anni: sono state, cioè, costruite prima del Decreto Ministeriale del 18 dicembre 1975, che stabilisce le norme tecniche in materia di edilizia scolastica su tutto il territorio nazionale. Una situazione che si risolve in frequenti episodi di crolli, piccoli e grandi (recentemente, una parte del controsoffitto è crollato alla Primaria “Allende” di San Mauro Torinese): in media, uno ogni quattro giorni di scuola.

Intervenire è urgente: di una scuola su quattro, addirittura, non si conosce la data di costruzione e più del 50% del patrimonio edilizio scolastico è privo delle certificazioni di agibilità statica e di prevenzione incendi. Sono quasi 10mila le classi con più di 26 studenti (dato  2020-21: le classi sovraffollate sono dunque l’8% del totale, altro rilevante problema). Il Piemonte non compare nel novero delle Regioni più virtuose né per percentuale di scuole certificate per la prevenzione incendi, né per quanto riguarda la disponibilità di un documento di valutazione rischi, né relativamente alla redazione del Piano di Emergenza. Le Regioni, pur non avendo competenza primaria rispetto a questa delega, possono fare la loro parte assegnando contributi destinati all’edilizia scolastica, la cui importanza è assoluta per la sicurezza dei cinquecentomila studenti che frequentano le scuole piemontesi, per quella del personale scolastico e del corpo insegnanti, nonché per la tranquillità delle famiglie.

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