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A tavola piemontesi e torinesi amano i sapori lontani, dall’hawaiano poke alla cucina greca

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Just Eat presenta i risultati della sesta edizione della Mappa del cibo a domicilio in Italia, in cui fa il punto sul mercato del digital food delivery e sulla sua evoluzione lungo lo Stivale, tra tradizione e innovazione, abitudini di consumo consolidate e nuove tendenze.

Il food delivery ha assunto ormai un ruolo di primo piano nella vita quotidiana degli italiani, che ne apprezzano la varietà, ma anche la facilità di utilizzo e la velocità. Tutti elementi che negli ultimi anni hanno contribuito a far crescere in maniera esponenziale il settore, che oggi rappresenta il 44% del mercato alimentare online, generando un valore di 1,8 miliardi di euro (+20% rispetto al 2021) . Una spinta legata anche all’incremento della capillarità del servizio che oggi è accessibile al 71% della popolazione non solo nei grandi centri urbani, ma anche nelle province.

In questo scenario, Just Eat (www.justeat.it), parte di Just Eat Takeaway.com, presenta i risultati della sesta edizione della Mappa del cibo a domicilio in Italia, in cui svela le cucine, i piatti più amati ed emergenti e le abitudini del nostro Paese.

Il food delivery in Piemonte e a Torino
Andando ad analizzare nello specifico i dati dell’ultimo anno, Just Eat offre in primis una panoramica di chi sono gli amanti del food delivery in Italia e delle motivazioni che li guidano nella scelta del cibo da ordinare, per poi passare all’evoluzione nelle abitudini di consumo delle singole regioni e città, tra qualche conferma e nuove tendenze emergenti.

Se guardiamo ai momenti preferiti per ordinare, scopriamo che la voglia di food delivery scatta soprattutto quando ci si vuole rilassare a casa dopo una lunga giornata di lavoro o studio, magari godendosi una partita della propria squadra del cuore o giocando ai videogiochi (41%), mentre si guarda un film o la propria serie TV preferita (30%), oppure quando si desidera festeggiare con amici e famiglia un traguardo importante, per amplificare ancora di più questo momento di socialità (28%). Tra le motivazioni che spingono maggiormente a ordinare cibo a domicilio, troviamo invece il desiderio di concedersi una coccola dopo una giornata stressante (44%), per soddisfare la voglia di un piatto particolare, magari mai provato prima (37%) oppure perché non si ha voglia di cucinare e non si ha qualcosa di già pronto a casa (31%).

Ma cosa ordinano nello specifico piemontesi e torinesi? In linea con quanto emerso a livello nazionale, la top 5 delle cucine più ordinate ci racconta di abitudini ormai consolidate, con l’iconica pizza salda sul podio, seguita dall’amato hamburger, dal sapore orientale del giapponese, dall’esotica cucina cinese (che però in città supera di una posizione il giapponese) e dal più salutare poke. Non manca poi una ricerca ancora più ampia di sapori, con il kebab e il messicano. Gusti che si ritrovano anche nei piatti, dove spiccano involtini primavera, pizza alla diavola e riso alla cantonese, ma anche influenze dalle regioni vicine, come la farinata.

Se invece volgiamo la nostra attenzione alle cucine e ai piatti che stanno guadagnando popolarità, sono proprio questi a darci uno sguardo sul futuro e sulle tendenze che stanno guidando le scelte di consumo nella città della Mole. Le cucine ci parlano infatti di uno sguardo attento oltre i confini, dal poke, con i sapori e colori che ricordano il sole delle Hawaii, al greco, con la sua salsa tzatziki e la moussakà, che si vanno ad affiancare alle più classiche piadine. Nuove abitudini di consumo che si ritrovano anche nei piatti, dove a livello regionale spiccano gli jalapenos ripieni, gli anelli di cipolla alla birra e il kebab, che ritroviamo anche in città, insieme al Pad Thai. Una voglia di esplorare sapori esotici quindi, a cui si aggiunge la voglia di concedersi qualche sfizio ogni tanto con la focaccia alla crema gianduia.

Qualche curiosità in più? I piatti della tradizione più amati sono il vitello tonnato, gli gnocchi al ragù di salsiccia di Bra e il fritto misto locale.

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