Seguici su

Lavoro

Rincaro sui pedaggi e sulla benzina, ma in autostrada rimangono i disagi: Confartigianato Piemonte delusa dal Governo

Avatar

Pubblicato

il

Aumento del pedaggio in autostrada, disagi alla viabilità per i lavori di manutenzione ed aumento del costo della benzina: questi i punti su cui Confartigianato Piemonte Trasporti ha messo l’accento in una nota di protesta diffusa nei giorni scorsi. Le imprese che fanno del viaggio una parte fondamentale del loro lavoro si sono dette penalizzate a causa dei rincari e del mancato intervento del Governo, che fino al mese scorso aveva ridotto le accise salvo poi riportarle, in questi primi giorni del 2023, all’applicazione standard maggiorata dell’Iva.

Dopo aver fatto benzina, il conto salato arriva all’uscita dell’autostrada: +2% sui pedaggi dell’A26 (da Voltri alla provincia Verbano-Cusio-Ossola) e A7 (da Genova a Milano passando per l’alessandrino).

“Molte imprese del trasporto del Piemonte – spiega Giovanni Rosso, Presidente di Confartigianato Piemonte Trasporti – devono percorrere le autostrade A6, A10 e A26 tra rallentamenti e strettoie subendo, per questa situazione di disagio, forti contraccolpi economici.”

Secondo Rosso inoltre l’aumento del pedaggio non si sarebbe tradotto in operazioni di potenziamento delle tratte: “A fronte dei rincari che si verificano ormai puntualmente ogni inizio dell’anno, non abbiamo percepito nessun segnale di miglioramento del servizio. Voglio ricordare che la nevicata che si è verificata prima di Natale, ampiamente prevista dalle previsioni meteo, ha causato notevoli disagi sulle strade e autostrade, immobilizzando per ore la circolazione.”

Sulla medesima linea anche il commento di Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte, che si rivolge all’esecutivo in carica: “Ci auguravamo ed aspettavamo da parte del Governo ben altri segnali: non provvedimenti di bandiera ma misure concrete che aiutassero i piccoli e piccolissimi imprenditori a sopravvivere e a reggere l’ennesima drammatica congiuntura. Ci saremmo aspettati maggior coraggio nel ‘tagliare le unghie’ alle big del settore degli idrocarburi e ai signori delle autostrade, che senza pudore continuano a tartassare gli utenti. Le 5.511 imprese artigiane del trasporto del Piemonte, insieme agli oltre 10mila addetti, rischiano di essere drasticamente penalizzate.”

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *