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Cultura

Mendelssohn, Schubert e Šostakovič al Teatro Regio di Torino per il Giorno della Memoria

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Anche il Teatro Regio di Torino contribuisce alle commemorazioni del Giorno della Memoria, dedicando un concerto di riflessione venerdì 27 gennaio alle 20,30. Il direttore Riccardo Frizza guiderà l’orchestra del Regio in un percorso che riproporrà, attraverso diverse melodie, tutte le strategie messe in atto per cancellare il ricordo di quanto è accaduto.

Prima del concerto è previsto un discorso di Sergio Bestente, musicologo ed editor della casa editrice EDT, che introdurrà il pubblico ai temi della serata.

L’apertura sarà affidata a “Le Ebridi” (La grotta di Fingal) di Felix Mendelssohn-Bartholdy, autore la cui musica fu proibita durante il nazismo per via delle sue origini ebraiche.

Seguirà la Sinfonia n.8 in si minore di Franz Schubert, una delle più celebri del compositore. Nota anche come “l’incompiuta”, questa sinfonia può essere letta come una metafora delle tante vite spezzate dalla tragedia della guerra.

Ultimo brano in programma Sinfonia n. 9 di Dmitrij Šostakovič. Composta nell’immediato dopoguerra e interpretata da alcuni contemporanei dell’autore russo come un insulto ai caduti (per via del tono trionfante), rappresenta in realtà un inno alla vittoria e alla costruzione di qualcosa di nuovo.

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