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I sindacati edili sull’operaio morto nel cantiere del grattacielo della Regione Piemonte

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“Ancora sangue nei cantieri del nostro territorio: ieri a Torino, in via Passo Buole, ha perso la vita un operaio di 45 anni, caduto da una scala. Era impegnato nello smantellamento di un cantiere dal palazzo della Regione, inaugurato lo scorso ottobre. Era in trasferta da Otranto, in provincia di Lecce, e lavorava in un giorno festivo. È inaccettabile morire così, siamo vicini con grande commozione ai suoi familiari e ai suoi colleghi”.

Lo dichiarano i segretari generali della FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil di Torino, Claudio Papa, Mario De Lellis, Massimo Cogliandro. “Questa ennesima tragedia – proseguono – deve spingerci ad accelerare e mettere in pratica le proposte del ‘Comitato Provinciale Permanente di Studio e Coordinamento in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro’, elaborate a seguito del protocollo prefettizio dello scorso aprile, a partire dal cartello digitale di cantiere.

Inoltre – sottolineano – nella piattaforma sindacale per il rinnovo del contratto provinciale dell’edilizia, in discussione in queste settimane, abbiamo proposto che la Cassa edile fornisca a tutti i lavoratori, compresi i trasferisti, il cartellino di riconoscimento plastificato con QR-Code digitale antifrode. Si tratta di uno strumento indispensabile per conoscere la qualifica del lavoratore, le informazioni inerenti ai corsi formativi e di sicurezza svolti dal lavoratore per il rispetto della legalità e regolarità contrattuale.

Prevenzione deve essere la parola d’ordine e zero morti sul lavoro il nostro unico obbiettivo. Abbiamo il dovere di mettere in pratica tutte le misure idonee a rafforzare la qualità del lavoro nei cantieri, utilizzando strumenti moderni e a disposizione fin da subito. Fare questo significa innanzitutto garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori edili”, hanno concluso i tre segretari generali di Feneal, Filca, Fillea.

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