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Cronaca

Maxi indagine sul caporalato a Novara: nove arresti della Finanza e 4 milioni di euro sequestrati

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Nove arresti e 4 milioni di euro sequestrati. E’ il bilancio della maxi indagine legata a una precedente del 2021 in materia di caporalato  portata a termine dalla polizia a dalla Finanza a Novara.

Tale indagine trae origine da una importante attività effettuata per arginare situazioni di degrado di determinate zone della città ad alta concentrazione di residenti di origine extracomunitaria. Nell’ambito di una di queste verifiche il personale della Questura aveva riscontrato, in appartamenti siti nel quartiere Sant’Agabio, la presenza di cittadini pakistani in contesti di sovraffollamento. Costoro, provati dalla condizione in cui erano assoggettati, avevano fornito le prime ammissioni inerenti alla propria attività lavorativa (nel settore della distribuzione di volantini) ed il pagamento di un corrispettivo in denaro per l’affitto del proprio posto letto.

All’esito di una prima tranche di indagine delegata dalla Procura della Repubblica di Novara, era stato ricostruito un vasto fenomeno di gravi e reiterate condotte di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro (cd caporalato), la più grossa emersa nella provincia, a seguito della quale erano scattate le manette nei confronti di 3 soggetti, due pakistani ed un italiano, quest’ultimo ritenuto la mente del sodalizio criminale.

Tale attività, aveva permesso di accertare che gli indagati, in concorso tra loro e per tramite di tre società a loro riconducibili operanti nel settore del volantinaggio, avevano conseguito illeciti guadagni reclutando e sfruttando lavoratori di origine pakistana, costringendoli – approfittando del loro stato di bisogno – ad estenuanti turni di lavoro, a ricevere delle paghe molto al di sotto dei minimi previsti dalla contrattazione collettiva nazionale di settore nonché a vivere in condizioni degradanti.

A margine delle ipotesi aggravate di caporalato, la Procura di Novara, al fine di quantificare l’ammontare dei proventi illeciti conseguiti dal sodalizio criminale, di accertare ipotesi di riciclaggio in attività economiche e imprenditoriali e verificare la fittizia intestazione di beni a terzi da parte degli indagati, ha inteso estendere la delega all’attività di indagine anche al Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Novara, in virtù dei poteri di polizia economico-finanziaria attribuiti alle fiamme gialle.

Le indagini, condotte da poliziotti e finanzieri in modo sinergico, hanno permesso di incrociare le risultanze investigative raccolte dalla Polizia con il vasto patrimonio informativo economico-finanziario a disposizione della G.d.F., permettendo così di individuare l’esistenza di un panorama assai ampio costituito da numerose imprese individuali, società di capitali e società cooperative a responsabilità limitata, tutte riconducibili a diversi soggetti di nazionalità pakistana, operanti nel settore della distribuzione di volantini e materiale pubblicitario, che hanno omesso i prescritti adempimenti fiscali e fatto ricorso all’emissione e utilizzo di fatture false, con il duplice fine sia di evadere le imposte, sia di dissimulare flussi finanziari che entravano nella disponibilità di diversi indagati ed in particolar modo di coloro che, a seguito delle indagini svolte, sono stati ritenuti responsabili dei gravi reati di sfruttamento della manodopera.

I proventi dei reati accertati, tra cui riciclaggio ed evasione fiscale, sono stati oggetto di un sequestro preventivo emesso dalla A.G. pari a circa 4 milioni di euro, a seguito del quale sono state poste sotto sequestro disponibilità presenti sui rapporti finanziari, denaro contante, beni mobili registrati e unità immobiliari riconducibili agli indagati.

Sul piano fiscale, grazie all’azione ispettiva della G.d.F., sono state contestualmente effettuate verifiche fiscali nei confronti delle società riconducibili agli indagati, che hanno consentito il recupero a tassazione di circa 3 milioni di euro sottratti all’Erario, a titolo imposte sui redditi ed iva.

L’attività svolta è espressione della sinergica collaborazione tra Forze di Polizia a competenza generale quali la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza.

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