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Zero povertà, disoccupazione e inquinamento: a Torino la ricetta della social business city del Premio Nobel Yunus

Redazione Quotidiano Piemontese

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Immaginare anche Torino come una città a tre zeri: zero povertà, zero disoccupazione e zero inquinamento.

La ricetta per creare una nuova civiltà dell’economista bengalese Muhammad Yunus, Premio Nobel per la Pace nel 2006, arriverà nella nostra città domenica 11 giugno, con due diversi appuntamenti.

Della possibilità di un futuro senza povertà, disoccupazione e inquinamento Yunus, ideatore del sistema di microcredito moderno, parlerà alle ore 12 all’Arsenale della Pace del Sermig nel corso della giornata inaugurale del progetto “Verso Torino Social Business City”, che si propone di mettere insieme attori del mondo pubblico e privato, ong ed imprenditori per favorire inclusione sociale e transizione ecologica con iniziative concrete, imprese sociali e formazione.

Il modello è quello messo a punto proprio dal premio Nobel di una città in cui terzo settore, aziende e università uniscono le forze per risolvere i problemi della città.

Dopo aver portato la sua testimonianza all’avvio dei lavori, il premio Nobel parteciperà, sempre al Sermig, al Pranzo dei Popoli. Inserita nella cornice del progetto “Food Wave – Empowering Urban Youth for Climate Action”, cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma DEAR, l’iniziativa si propone di aiutare i giovani a prendere maggiore coscienza del tema delle diseguaglianze.

Attraverso una simulazione sarà infatti possibile immedesimarsi nelle popolazioni di vari continenti e “vivere” in prima persona – anche se solo per finzione e per qualche ora – il problema della fame nel mondo e delle disparità economiche.

La giornata torinese di Muhammad Yunus si concluderà, poi, alla serata finale della ventisettesima edizione del Festival Cinemambiente con un talk in programma al Cinema Massimo alle ore 20.30 che lo vedrà protagonista.

L’incontro, aperto alla cittadinanza, sarà l’occasione per condividere l’idea di un nuovo modello economico, nato dall’esperienza del microcredito e della Grameen Bank attraverso cui sia possibile eliminare le disuguaglianze create da un mercato senza regole.

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