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Scuola e formazione

Al Collegio Einaudi di Torino 1000 domande per 150 posti

Si tratta del principale Collegio di Merito piemontese

Gabriele Farina

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Torino – Al Collegio Einaudi di Torino i posti disponibili sono 150, ma le richieste sono state superiori alle 1.000 con una crescita rispetto allo scorso anno pari al 30%.

Sono questi i primi dati che emergono dal bando di ammissione 2023-2024 della Fondazione Collegio Universitario Einaudi, il principale Collegio di Merito piemontese, tra i primi in Italia, che ogni anno accoglie tra le mura delle proprie cinque residenze torinesi giovani studenti provenienti da ogni angolo d’Italia e dall’estero.

Un vero e proprio “esercito” di studenti (547) e studentesse (488) ambiziosi, autonomi, desiderosi di accrescere il proprio bagaglio formativo, culturale e umano e di vivere un’esperienza di comunità al di fuori delle pareti domestiche, capace di aprire loro opportunità professionali e personali promettenti e accattivanti.

Quello che offre il Collegio Einaudi, infatti, va oltre il progetto di residenzialità condivisa, poiché propone un’opportunità di crescita e di formazione tra pari con focus sulla acquisizione e esercizio di soft skills e competenze imprenditoriali attraverso percorsi formativi personalizzati che fanno ampio uso del lavoro di gruppo e di attività esperienziali.

Il profilo degli studenti

Lo spaccato che emerge dalle oltre 1.000 richieste di ammissione è quello di un’Italia eterogenea, che cerca nel Collegio Einaudi e più in generale in Torino un punto d’approdo per poter salpare alla scoperta del mondo. Tutte le 20 regioni italiane sono rappresentate e se il Piemonte rimane la regina con 217 richieste, Puglia (192) e Sicilia (127) confermano di essere i territori con una maggiore richiesta da parte di studenti pronti a fare migliaia di chilometri per vivere questa esperienza. Interessanti sono anche i dati riguardanti le richieste provenienti da Regioni che vantano servizi e strutture di alto livello per gli studenti, come ad esempio Lombardia (38), Lazio (39) ed Emilia Romagna (23). Un’ulteriore dimostrazione di come il Collegio Einaudi, così come gli Atenei e gli istituti universitari partner, possano essere capaci di attrarre a Torino nuovi talenti per garantire loro interessanti opportunità.

Un discorso a parte meritano gli studenti stranieri (84): nonostante esista un “bando international” del Collegio a loro dedicato, infatti, alcuni aspiranti hanno deciso di fare domanda anche a questo bando, per avere un’ulteriore occasione di essere ammessi.

La provenienza Accademica dei richiedenti è suddivisa principalmente tra Politecnico di Torino e Università degli Studi di Torino, a cui si uniscono con numeri più piccoli lo IED, lo IAAD, il Conservatorio, l’Accademia Albertina e, per la prima volta, anche la Scuola Holden.

834 aspiranti rientrano nel gruppo delle lauree triennali (con un aumento del 94% di domande di future matricole rispetto allo scorso anno), 150 per la laurea magistrale e 51 per il ciclo unico. Particolarmente interessanti sono i dati ISEE, con 423 richiedenti che si trovano sotto la soglia economica per il diritto allo studio universitario (23.000 euro), a rimarcare la fondamentale finalità sociale del Collegio Einaudi, capace di intercettare il merito trasversalmente a tutta la popolazione e di coniugare diritto allo studio e valorizzazione del merito e del potenziale.

Nel complesso, quindi, i dati del bando ammissioni 2023/2024 del Collegio Einaudi, avvalorati dalle risultanze dei colloqui motivazionali effettuati, mostrano uno spaccato generazionale dal quale emerge una tensione crescente verso esperienze di comunità, che si accompagna al desiderio di autonomia degli studenti universitari.

Ad esempio c’è Nicola dalla provincia di Siracusa, che porterà con sé il flauto traverso che studia da quando aveva 10 anni e che ha scelto Torino perché ci sono il Politecnico, il Conservatorio e il Collegio con sale musica dedicate; Erica invece si iscriverà a ingegneria informatica e spera di poter trovare anche a Torino un’associazione di volontariato presso la quale continuare a insegnare agli anziani a usare il PC, così come faceva nel paese di origine, in provincia di Cuneo. Infine Antonio, pugliese, primo di 5 fratelli, che vede nel Collegio la possibilità di avere finalmente una camera tutta per sé, e di essere il primo laureato nella sua famiglia, in ingegneria meccanica, seguendo le orme del nonno che lo portava tutte le estati con sé in officina.

Numerosi tra i partecipanti al bando vantano esperienze di studio all’estero durante gli anni delle superiori o ancora attività di volontariato in comunità del loro territorio di origine, e anni di attivismo in gruppi Scout. C’è poi chi ha messo in evidenza la propria passione per la musica, tradottasi in anni di studio presso il conservatorio per alcuni e in spinta alla costituzione di una propria band musicale per altri.

In generale, i colloqui motivazionali hanno consentito di entrare in contatto con una generazione che ha superato, non senza difficoltà, la pandemia e i vincoli che questa ha imposto alle esperienze degli ultimi anni, contribuendo forse ad accrescere il desiderio di potersi dedicare al proprio futuro con una esperienza piena e capace di andare oltre la mera residenzialità condivisa: un’occasione per una vera e propria palestra di rappresentanza, un biglietto da visita che possa accompagnare e stimolare future ambizioni professionali e di vita.

“Il numero di domande ricevute per l’ammissione in Collegio è un riflesso non solo delle dimensioni dei bisogni abitativi degli studenti universitari, ma anche della capacità del Collegio di saper dialogare con le giovani generazioni e con le loro famiglie, offrendo un’esperienza di vita e di studio a 360°, che forma il singolo all’interno di una comunità stimolante e accogliente, creando le basi per una cittadinanza attiva e responsabile.” afferma il Prof. Paolo Enrico Camurati, Presidente della Fondazione Collegio Universitario Einaudi

I primi risultati del bando saranno disponibili a partire dal 4 agosto con la possibilità per gli ammessi di entrare nella residenza di riferimento del Collegio da settembre.

Tutti gli studenti e studentesse che hanno partecipato al bando di ammissione sono stati coinvolti in un colloquio individuale per consentire allo staff del Collegio di approfondirne la motivazione ad aderire all’esperienza formativa e di comunità, offrendo loro allo stesso tempo chiarimenti circa servizi offerti, con particolare focus sulla possibilità di personalizzare la propria esperienza formativa in Collegio e di accedere a nuovi servizi che saranno offerti a partire dall’a.a. 23/24 in via sperimentale. Novità, queste, non ancora esplicitate nei bandi del Collegio, e che riguardano la possibilità, per i più motivati, di definire un proprio piano di sviluppo individuale collegato ai modelli di competenze Europee e volto a identificare obiettivi di crescita dello studente/essa in ambito personale, accademico e professionale.

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