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Cronaca

A Piossasco un architetto ucciso durante una rapina, in casa sua

Un secondo imputato è stato condannato a 16 anni: avrebbe fatto soltanto da palo

Alessia Serlenga

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PIOSSASCORoberto Mottura, giovane architetto di 49 anni, è stato ucciso a colpi di pistola durante una rapina nella sua casa di via del Campetto a Piossasco, la notte del 9 giugno 2021, lasciando la moglie e un figlio di 13 anni.

La sentenza è stata pronunciata ieri, dai giudici togati e popolari della corte d’assise del capoluogo piemontese, presieduti da Alessandra Salvadori. Condanna all’ergastolo per Emirjon Margjini, difeso dall’avvocato Stefano Sambugaro, accusato dell’omicidio. Per l’altro imputato per cui i pm Valentina Sellaroli e Marco Sanini, che hanno coordinato le indagini dei carabinieri e sostenuto l’accusa nel processo, è stata disposta una condanna a 16 anni per concorso anomalo in omicidio.

Si tratta di Mergim Lazri, difeso dall’avvocato Antonio Genovese, secondo i giudici, avrebbe fatto semplicemente da palo nel colpo. Il giovane era stato scarcerato dopo l’arresto, in quanto le prove non erano state ritenute sufficienti. Un terzo arrestato aveva invece dimostrato che al momento della rapina si trovava altrove e aveva semplicemente prestato il suo cellulare agli altri. Resta ancora oscuro un punto: chi fossero gli altri componenti della banda che quella tragica notte colpì nella casa di Piossasco e fuggì lasciando un uomo assassinato.

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