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Cultura

Sei autori ospitati in sei paesi per il Progetto Luoghi Letterari in Piemonte

Il progetto si è svolto dal 7 al 14 luglio

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Piemonte – Si è chiusa il 14 luglio 2023 la prima edizione del Progetto Luoghi Letterari in Piemonte.

Grande entusiasmo tra gli organizzatori del progetto, Gianmarco Murru e Giulio Pisano, la casa editrice Arkadia (Riccardo Mostallino e Patrizio Zurru), gli amministratori dei sei comuni interessati e gli autori, felicissimi di poter fare il lavoro di scrittore sul campo.

“Questo progetto è nato con diversi obiettivi”. Afferma Gianmarco Murru (creatore insieme a Giulio Pisano del Progetto). “Sicuramente quello di far conoscere i territori della sconfinata provincia italiana attraverso la letteratura, sicuramente far nascere la passione per la lettura, far incontrare le amministrazioni dei piccoli paesi tra di loro e creare una rete di “paesi letterari”. Ma non avevamo messo in conto la nascita di una comunità di scrittori che partecipano al progetto, è una bellissima sorpresa. Un mondo che si conosce e si riconosce attraverso il viaggio in un’Italia invisibile e ricchissima di bellezza. Si conclude nel migliore dei modi, con quella sensazione di saudade, una nostalgia per emozioni e luoghi unici, la prima edizione di Luoghi letterari in Piemonte. È stato un bellissimo viaggio, un piccolo grand tour che riserverà ancora sorprese nelle prossime edizioni. Grazie a Elisa Guidelli (Eliselle), Paola Musa, Simona Baldelli, Giovanni Lucchese, Paolo Ciampi e Luca Ricci”.

Giulio Pisano ha seguito gli artisti per tutto il periodo di residenza letteraria. “Seguire gli autori nell’avventura di luoghi letterari mi ha dato modo di conoscere meglio gli autori fuori dal loro habitat e sopratutto i luoghi che sono i veri protagonisti del progetto. La fatica di spostarsi ogni giorno da un borgo all’altro non si sente nemmeno quando si sa che all’arrivo si vedranno persone e luoghi indimenticabili. Per me è stata un’esperienza fantastica e ho già deciso di tornare con più calma per riscoprire le bellezze che, gli autori con la loro arte, saranno capaci di riprodurre nel testo in una sorta di operazione di ecfrasi che non vedo l’ora di avere tra le mani e davanti agli occhi. La lentezza del tempo all’interno dei borghi, la gentilezza delle persone che ho avuto la fortuna di conoscere e che li abitano, gli scorci che si possono vedere e vivere rendono la mancanza di linee telefoniche sempre perfette e il non poter accedere ai social e a internet con la consueta velocità un plus e non un problema”.

Il progetto si è svolto dal 7 al 14 luglio. Sei gli autori che hanno partecipato al progetto, Luca Ricci ha vissuto a Bricherasio, Paola Musa a Cannero Riviera, Eliselle a Corio, Paolo Ciampi a Frascaro e Gamalero, Giovanni Lucchese ad Ormea e Simona Bandelli a Saluzzo. Tutti gli autori hanno vissuto un’esperienza unica in sei borghi piemontesi: Bricherasio, Cannero Riviera, Corio, Gamalero, Ormea e Saluzzo.

Un viaggio all’interno dei borghi più nascosti, che celano al loro interno tesori inaspettati. Ogni autore scriverà un racconto ambientato nel borgo che li ha ospitati, i racconti poi saranno raccolti nel libro Luoghi letterari in Piemonte 2023, che sarà pubblicato da Arkadia.

Autori e Luoghi, e le impressioni degli autori sui luoghi

Per il progetto “Luoghi Letterari-Piemonte” tre scrittrici e tre scrittori non piemontesi vengono “catapultati” per una settimana in un piccolo borgo di provincia del quale hanno imparato a conoscere il territorio, gli abitanti, oltre a vizi e virtù del paese. E in seguito a quest’esperienza scriveranno un racconto per l’antologia “Luoghi letterari in Piemonte”, che Arkadia pubblicherà il prossimo anno.

Le località scelte sono Cannero Riviera (Verbania), Ormea, Santo Stefano Belbo e Saluzzo (Cuneo), Corio Canavese e Bricherasio (Torino), Frascaro e Gamalero (Alessandria); mentre gli scrittori che si cimenteranno nell’impresa sono Paola Musa, Luca Ricci, Simona Bandelli, Eliselle Guidelli, Paolo Ciampi e Giovanni Lucchese.

Patrizio Zurru della Casa editrice Arkadia

“Come sono stati scelti gli autori per questa edizione? (edizione che segue la precedente esperienza in Sardegna, svoltasi lo scorso autunno). Abbiamo tenuto conto delle caratteristiche personali di coloro che avrebbero partecipato, cercando di guardare i luoghi con occhi diversi, stili diversi, generi diversi.

Elisa Eliselle Guidelli a Corio, autrice che oltre alla produzione di Romance e romanzi storici è nota anche per la produzione editoriale per bambini e ragazzi, e la sua capacità narrativa sfocia anche nella realizzazione di sceneggiature per il mercato cinematografico italiano e anglosassone. Sommelier, ha unito la passione per creare un piccolo reportage dei vitigni che fanno da scenario al suo soggiorno.

Le impressioni di Eliselle sull’esperienza a Corio.

Scoprire un luogo di cui non hai mai sentito parlare è un’esperienza da fare almeno una volta nella vita. A me è accaduto grazie a “Luoghi letterari”, dove mi hanno catapultato a Corio, in cui ho scoperto l’antica arte del racconto unita alle tradizioni tenuto in vita dalla caparbietà delle persone, che amano le proprie origini in maniera viscerale.

Simona Baldelli a Saluzzo, autrice di Alfonsina e la strada, per Sellerio, non poteva mancare. Protagonista del suo romanzo è infatti Alfonsina Strada, l’unica donna che nel 1924 partecipò al Giro D’Italia di ciclismo, di fatto salvando l’attenzione verso un’edizione che per via della defezione di numerosi ciclisti rischiava di saltare. E per noi è stato giusto portare l’autrice, e di conseguenza il suo personaggio più noto, nei luoghi dove il Giro è più amato. Da Saluzzo e borghi circostanti ci attendiamo una storia coinvolgente.

Le impressioni di Simona Baldelli sull’esperienza a Saluzzo

Sapevo (o immaginavo) che a Saluzzo avrei trovato un territorio fecondo di storia e cultura, la grandiosità del Marchesato di cui fu al centro dal XII al XVI secolo, un borgo medievale rimasto quasi intatto nel tempo, sapienza di agricoltura e di vite, musei e residenze storiche, la dolcezza delle colline e l’imponenza del Monviso sullo sfondo, echi di Francia e Occitania. Festival ed eventi internazionali. Quello a cui non ero preparata era l’attenzione al libro, iniziata centinaia d’anni fa con le facciate parlanti.

Già dal 1400 i muri degli edifici erano libri a cielo aperto. Vi venivano dipinte, con la tecnica della Grisaille, le gesta e le storie famigliari di coloro che li avevano costruiti o ci avevano abitato. Oppure episodi mitologici, o fatti storici importanti e riguardanti la città o l’intero marchesato. Un po’ la funzione che avevano i cantastorie coi loro carretti carichi di tavole dipinte o, ancor meno, una piccola panca, larga a sufficienza per saltarci sopra e starci in piedi (saltimbanco) su cui narravano gesta vere o di fantasia.

Inoltre, i nobili del tempo acquistavano manoscritti che poi esponevano affinché fossero a disposizione di tutti.

Chi non sapeva leggere poteva vederli tradotti in immagini sui muri. Col tempo la gran parte delle pagine si è sbiadita o è andata perduta ma, la sera in particolare, mentre il paese è avvolto dall’oro dei lampioni, passando accosto ai muri la Maghelona, Pierre, o il Marchese Ludovico, sussurrano ancora.

Paola Musa a Cannero Riviera. Cosa fare per spiazzare un’autrice che viene dal mar di Sardegna? La catapulti al Lago Maggiore. L’autrice della serie dei “Vizi Capitali” per Arkadia, attenta osservatrice dell’animo umano, ha da subito legato con la comunità locale, partecipando ai ritmi lenti, e traendo ispirazione per i nuovi romanzi.

Le impressioni di Paola Musa sull’esperienza a Cannero Riviera

Sono felice di non aver portato il mio computer a Cannero Riviera. Di colpo mi sono sentita catapultata in un paesaggio da fiaba che mi ha riportato alla mente la descrizione che grandi scrittori hanno fatto nel corso del tempo del lago Maggiore.
Certo, oggi ci sono ben altri mezzi di trasporto per gli stranieri che vi soggiornano, il turismo di massa ha cambiato tutto, ma le superbe palazzine liberty con i giardini curatissimi, la bellezza del lago racchiuso tra montagne sempreverdi, rimandano continuamente alle descrizioni e ai versi che in tanti hanno dedicato al luogo.
Sono qui, alla vecchia maniera, con carta e penna, davanti a una finestra colma d’azzurro: uno sguardo attraversato da altri sguardi. Certo, poi dovrò trasferire queste righe sulla posta elettronica…se dovessi inviare la missiva con un calesse, chissà quando arriverebbe!

Paolo Ciampi, è un “Narratore di viaggio”, e a lui si è pensato per il soggiorno a Frascaro, Gamalero e micropaesi del circondario. L’autore, due volte proposto al Premio Strega per i suoi romanzi L’ambasciatore delle foreste, e per Il Maragià di Firenze, è un appassionato delle camminate nei boschi, nella vita a contatto con la natura, di cui riesce a far sentire profumi e umori nei suoi scritti.

Impressioni di Paolo Ciampi sull’esperienza a Frascaro e dintorni

Fino all’altro giorno questi posti appartenevano a una geografia che non era mia, erano nomi che non sapevo collocare su una carta geografica. Ora mi stanno regalando la meraviglia di paesaggi rari, plasmati dall’uomo coi suoi lavori e i suoi saperi. E poi storie, tante storie, di oggi e di ieri, con radici forti e col sapore della distanza. Sono felice di conoscere solo ora questi posti, per centellinare questa meraviglia così come faccio con i loro moscati.

Giovanni Lucchese è la “Matricola” per questa edizione dei Luoghi Letterari. La scommessa è stata fatta giocando al rialzo: Come avrebbe reagito uno scrittore “urbano”, i cui romanzi raccontano il vissuto delle metropoli, una volta catapultato in un borgo a forma di cuore immerso nei boschi?

Impressioni di Giovanni Lucchese sull’esperienza ad Ormea

La sensazione è quella di aver ricevuto un dono inaspettato di cui non sapevi di avere bisogno.

Il borgo è un luogo magico, la natura è ovunque e le persone sono quelle di una volta, ti sorridono istintivamente e ti salutano sempre, curiose di sapere chi sei e cosa ci fai lì con loro.

Per una persona che vive in città, giorni come questi sono un tesoro inestimabile, ma per uno scrittore diventano una vera e propria necessità. Non mi sono mai sentito solo, neanche quando osservavo il mondo dalla cima di una montagna sulla quale ero salito con molta fatica. C’era la natura lì con me, il bosco mi parlava, gli alberi mi osservavano e il ruscello mi accompagnava col suo canto lento e regolare. Un’esperienza magnifica.

Luca Ricci è il Maestro della narrativa breve in Italia, uno dei maggiori esperti della tecnica del racconto di cui è il principale insegnante nei corsi che si tengono nel nostro paese. Autore della serie delle Stagioni, per La Nave di Teseo, chiusasi quest’anno con I primaverili, abbiamo provato a riportarlo, con l’invio a Bricherasio, alla sua naturale vena narrativa, in vista della pubblicazione del volume che farà seguito a questa esperienza collettiva.

Impressioni di Luca Ricci sull’esperienza a Bricherasio

Bricherasio è terra di confine, e ogni confine è già implicitamente un conflitto, cioè un elemento ideale per una narrazione, per una storia.

Luoghi Letterari in Piemonte 2023 conferma il successo del 2022. Non un semplice scambio culturale ma un’esperienza umana fortissima: esperienza vitale per lo scrittore, per la comunità che lo accoglie e per le amministrazioni, che possono vedere in diretta cosa può diventare il turismo culturale nei piccoli paesi.

Si ringraziano davvero tutte le amministrazioni che hanno ospitato gli autori, li hanno coccolati e hanno presentato al meglio i loro territori. Si ringraziano in particolare gli assessori alla cultura, che nei piccoli borghi possono e devono fare la differenza. Non possiamo dimenticare le associazioni culturali, le biblioteche, gli albergatori, le guide che con passione hanno dedicato il loro tempo al progetto. Si ringraziano gli amici che ci hanno segnalato luoghi e persone che hanno fatto la differenza come lo scrittore Giorgio Bona o la grafica Clarissa Pavan, che ha realizzato il logo del progetto e ci ha consigliato Cannero Riviera come luogo letterario.

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