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Uncem lancia l’allarme: rischio finanziario PNRR nei piccoli comuni

Occorre individuare soluzioni che consentano agli Enti beneficiari di interventi del PNRR di non dover anticipare risorse economiche

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Il Consiglio nazionale Uncem, riunito nieri sera, ha unanimemente espresso la necessità urgente di nuovi efficaci flussi finanziari a vantaggio dei Comuni, piccoli in particolare, e di tutti gli Enti alle prese con opere del PNRR. Uncem ha ribadito che, oltre alle preoccupazioni per lo spostamento di componenti dal Piano di Ripresa e Resilienza su altri fondi, con gravi difficoltà per i Comuni, occorre individuare soluzioni che consentano agli Enti beneficiari di interventi del PNRR di non dover anticipare risorse economiche per pagare imprese e ditte che eseguono i lavori.

Occorrono nuovi sistemi per flussi di cassa tra Stato e Autonomie che non impongano agli Enti locali di fare da polmone finanziario, anticipando risorse – che non hanno in cassa – attendendo poi la rendicontazione dopo aver pagato le fatture delle imprese. Uncem chiede un intervento con fondo rotativo di 20 miliardi di euro, attivato da Cassa Depositi e Prestiti, ai quali i Comuni possono attingere in base al valore delle opere finanziato da Stato e Regioni. Per poi usare quelle risorse e avere ex post controlli sulla spesa. La necessità di nuovi flussi finanziari è decisiva per il successo del PNRR, per non bloccare i Comuni, per evitare default e fragilità nei bilanci dei Comuni e degli Enti beneficiari di opere PNRR.

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