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Corsa contro il tempo per salvare la scuola paritaria “Regina Mundi” di Nichelino

Gli oltre 20 lavoratori e lavoratrici licenziati devono ancora ricevere circa 230.000 euro di TFR

Redazione Quotidiano Piemontese

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Nichelino – Nella mattinata di oggi, giovedì 3 agosto, c’è stato un incontro presso la Regione Piemonte per cercare di risolvere positivamente la questione legata all’improvvisa chiusura, da parte di Scuole Manfredini, delle 3 scuole paritarie tra le quali la “Regina Mundi” di Nichelino.

Al tavolo, con l’Assessora regionale all’Istruzione Elena Chiorino e Il capo di gabinetto della Presidenza Gian Luca Vignale, erano presenti l’Assessora al Welfare della Città di Nichelino Paola Rasetto, il consigliere regionale Diego Sarno, i sindacati e i rappresentati della parrocchia Regina Mundi di Nichelino. Grandi assenti i rappresentanti della società Scuole Manfredini (gestori dei plessi scolastici).

“Il Comune di Nichelino – affermano il Sindaco Giampiero Tolardo, l’Assessora al Welfare della Città di Nichelino Paola Rasetto insieme all’Assessore all’Istruzione Alessandro Azzolina – ha ribadito l’impegno a ricollocare tutti i bambini in strutture comunali e ha già aperto una procedura per permettere alle famiglie di indicare le preferenze rispetto alle scuole d’infanzia del territorio.

Faremo tutto il possibile per supportare le famiglie e inseriremo il 100% dei bambini che faranno richiesta affinché non venga meno la continuità educativa. Saremo, al contempo, a fianco dei lavoratori licenziati per trovare soluzioni e offrire aiuto concreto. Speriamo comunque che la situazione si possa risolvere positivamente con la riapertura della Regina Mundi”.

“Ho seguito la vicenda fin dal suo esordio – commenta il consigliere regionale di opposizione Diego Sarno – e oggi siamo stati testimoni di un problema drammatico: il rifiuto della Manfredini a partecipare al tavolo nonostante sia stata invitata. Non solo, la società ha anche affermato che ritiene chiusa questa partita.

Si tratta di un’affermazione gravissima. Gli oltre 20 lavoratori e lavoratrici licenziati devono ancora ricevere circa 230.000 euro di TFR. Auspico che la Manfredini possa ascoltare nuovamente la volontà dell’assessorato e della presidenza regionale di volerla riportare ad un tavolo di confronto.

Questo è fondamentale, è necessario interloquire con la società e i sindacati affinché gli ex lavoratori ottengano tutto il TFR che gli spetta e, al netto degli ammortizzatori sociali, possano trovare una strada per il ricollocamento. Ad oggi mi auguro che, avendo risolto il reinserimento dei bambini da parte della Città di Nichelino a cui vanno i miei ringraziamenti e complimenti per il grande lavoro fatto, se ci fosse un interessamento da parte di un ente terzo la Regione si faccia promotrice con la Manfredini per ottenere che la scuola resti aperta almeno dal punto di vista formale.

In questo modo si guadagnerebbe tempo prezioso per accompagnare l’eventuale apertura nel prossimo anno scolastico. In tutto con le garanzie, però, della risoluzione del TFR per le lavoratrici e i lavoratori indipendentemente dal futuro della scuola stessa”.

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