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Fagioli, rivelazioni shock: “Ho pianto per i debiti”

Il giocatore ora dovrà seguire un piano terapeutico

Alessia Serlenga

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TORINONicolò Fagioli per sette mesi non potrà più vestire né la maglia della Juventus, né quella azzurra. Oltre ai 12.500 euro di ammenda, la pena su cui la Procura federale ha trovato l’accordo prevede ulteriori 5 mesi di prescrizioni alternative.  Ma il giocatore ha raccontato di essere stato minacciato “Se non paghi ti spezziamo le gambe“. Il giovane juventino ha confessato le sue colpe autodenunciandosi all’organo di giustizia sportiva, subito dopo il primo interrogatorio voluto dalla Procura. Fagioli era finito nel mirino degli inquirenti in primavera: in un primo momento si pensava a un’estorsione ma le indagini hanno poi confermato il vizio delle scommesse su piattaforme illegali.

Ho pianto per i debiti, ho chiesto soldi in prestito ai miei compagni, pagherò tutti ma non ho mai scommesso sulla Juve“, così dichiara il 22enne.

Il comunicato della Federazione nel frattempo, ha annunciato che Fagioli dovrà partecipare ad un piano terapeutico della durata di 6 mesi e ad un ciclo di almeno 10 incontri presso Associazioni sportive, Centri federali e Centri per il recupero dalla dipendenza dal gioco d’azzardo. I mesi lontano dal campo dunque saranno sette e scatteranno a partire da oggi. Questo significa che Fagioli riprenderà a giocare il 18 maggio.

 

 

 

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