Seguici su

Cronaca

Professore molesta studentesse di 12 e 14 anni, condannato e interdetto dall’insegnamento

“Se mi guardi così mi sciolgo”, “Con il corpo che hai avrai molto successo nella vita”, “Mi sei mancata molto” sono solo alcune delle frasi che l’uomo ha rivolto alle ragazze

Avatar

Pubblicato

il

TORINO – Un professore di 63 anni di Torino è stato condannato in primo grado a 6 mesi e 20 giorni di reclusione perchè è stato riconosciuto responsabile di molestie sessuali nei confronti due sue studentesse, di 12 e 14 anni. Le violenze sono avvenute in due diverse scuole di Torino in cui l’uomo insegnava musica, nel 2019 e nel 2020.

Le due storie

In entrambi i casi il professore faceva apprezzamenti totalmente fuori luogo nei confronti delle due minorenni. “Se mi guardi così mi sciolgo”, “Con il corpo che hai avrai molto successo nella vita”, “Mi sei mancata molto” sono solo alcune delle frasi che l’uomo ha rivolto alle ragazze durante le lezioni. A queste si aggiungevanmo sospiri e abbracci che hanno posto le vittime in condizioni di difficoltà psicologica nei confronti dell’insegnante. L’uomo ha sempre negato tutto in aula, accusando le ragazze di essersi inventate tutto.

La vicenda precedente

Nel corso del dibattimento è venuta fuori anche una terza vicenda di molestie nei confronti di minori che aveva visto il professore portagonista nel 2017. In quel caso l’uomo aveva evitato il processo pagando una multo, sfruttando l’istituto dell’oblazione.

Il divieto di insegnare

Nel processo attuale invece il giudice ha anche disposto due provvisionali da duemila euro e una da 4 mila euro (con ulteriore cifra da versare ai genitori) e la misura accessoria dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici, ma perché questa diventi definitiva bisognerà aspettare che la sentenza passi in giudicato. Al momento l’uomo insegna in una scuola diversa dalle due precedenti.

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *