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Ambiente

Alla scoperta delle auto ibride: differenze tra Full Hybrid, Plug-in Hybrid e Mild Hybrid

Andremo ad analizzare le differenze delle tre categorie di auto ibride, ovvero le Full Hybrid, le Plug-in Hybrid e le Mild Hybrid

Redazione Quotidiano Piemontese

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Oggi sentiamo spesso parlare di automobili ibride. Tuttavia, il concetto di auto ibrida è in sé piuttosto generico, in quanto in realtà le auto di questa tipologia possono essere suddivise in diverse categorie, ognuna delle quali possiede delle proprie caratteristiche, con tecnologie alle volte molto diverse. Andremo dunque ad analizzare le differenze delle tre categorie di auto ibride, ovvero le Full Hybrid, le Plug-in Hybrid e le Mild Hybrid.

Full Hybrid

Le auto Full Hybrid montano sia un motore termico, sia un motore elettrico. L’avanzamento della vettura avviene sfruttando uno dei due o entrambi i motori in simultanea, in base alle decisioni della centralina, che gestisce appunto i due sistemi. Per fare un esempio concreto, sulle brevi distanze e a basse velocità si attiverà soltanto il motore elettrico, mentre sulle lunghe distanze e a velocità più alte subentrerà quello termico. Una combinazione che consente di risparmiare carburante, senza compromettere le prestazioni dell’auto.

Un elemento importante delle auto Full-Hybrid è la ricarica della batteria, che avviene tramite un generatore. In pratica, quando l’auto attiva il motore termico si innesca un sistema che va a ricaricare anche il pacco batterie. L’automobile si ricarica anche tramite la tecnologia della frenata rigenerativa.

Plug-in Hybrid

Il funzionamento delle Plug-in Hybrid è molto simile a quello delle auto Full Hybrid. Anche in questo caso, infatti, sono presenti sia il motore elettrico, sia quello termico, e la gestione della propulsione avviene come sempre tramite le decisioni prese dalla centralina. Rispetto alle Full Hybrid, però, queste vetture hanno una batteria con una capacità decisamente superiore.

Alcune auto Plug in Hybrid di Toyota, ad esempio, riescono a garantire un’autonomia in modalità elettrica di oltre 70 km, come Toyota Prius Plug-in Hybrid. Restando sempre in casa Toyota, le auto Plug-in Hybrid possono contare sulla presenza di una batteria con un ciclo di vita molto più ampio. In altre parole, questi modelli sono ottimi per combinare i vantaggi dell’elettrico con quelli del motore termico: il che si traduce in minori emissioni di CO2 e nell’opportunità di sfruttare la potenza e le elevate prestazioni dei motori a scoppio.

Infine, ecco un’altra grande differenza con le Full Hybrid: la possibilità di ricaricare la batteria direttamente da una fonte esterna, come ad esempio una wallbox domestica o una colonnina pubblica.

Mild Hybrid

Le auto Mild Hybrid funzionano grazie ad una tecnologia molto distante dalle altre. Nello specifico, qui il motore elettrico è presente solo in veste di “assistente”: significa che la vettura non è in grado di funzionare soltanto con l’ausilio della batteria. In altri termini, il motore elettrico aiuta semplicemente a consumare meno carburante quando si affrontano alcune fasi particolari, come le accelerazioni e la partenza, oppure quando si sorpassa.

Proprio per questo motivo, le automobili Mild Hybrid non possono essere inserite nella lista delle auto elettriche vere e proprie. Di contro, consentono comunque di risparmiare sui consumi di carburante, a patto di utilizzarle in un contesto prettamente urbano, per via delle frequenti frenate.

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