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L’audio-mappa digitale dei dialetti del Piemonte sarà realizzata con le voci registrate dei cittadini

Il progetto AlpiLinK per documentare i dialetti e le lingue minoritarie dell’Italia settentrionale, coinvolgendo tutti i cittadini, le scuole e gli enti locali

Elena Prato

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PIEMONTE – Una mappa interattiva con migliaia di file audio, registrati dai cittadini, in 18 dialetti e lingue minoritarie darà vita alla più grande banca dati digitale mai realizzata dedicata allo studio, alla documentazione e alla ricerca sui dialetti parlati nelle regioni del Nord Italia.

È questo uno degli output più significativi attesi dal progetto AlpiLinK – Lingue Alpine in contatto, sviluppato dalle Università di Verona, Trento, Bolzano, Torino e Valle d’Aosta, con ben 26 ricercatori dei cinque atenei coinvolti nel progetto, coordinato da Stefan Rabanus, professore ordinario di Linguistica tedesca dell’Università di Verona. Il percorso, che si concluderà nel 2025, si pone l’obiettivo di offrire un contributo molto significativo alla conoscenza dei dialetti e rappresenta al tempo stesso l’occasione per sperimentare un nuovo modello partecipativo di ricerca, che fa leva sul coinvolgimento dal basso dei cittadini, delle scuole e degli enti locali dei territori oggetto di ricerca. Tutte le persone che parlano un dialetto possono infatti contribuire direttamente alla ricerca attraverso il sito di AlpiLinK, compilando in pochi minuti l’audio-sondaggio dedicato, in cui viene proposto all’utente di utilizzare il proprio dialetto o la propria lingua per descrivere cosa accade in una scena o per tradurre le frasi indicate.

I dialetti convolti

Friulano, veneto, trentino, ladino, lombardo, piemontese, francoprovenzale, occitano, walser, cimbro, mòcheno, sappadino, saurano, timavese, tirolese, resiano, tedesco e sloveno della Val Canale: queste le varietà linguistiche interessate dalla ricerca. I primi audio raccolti sono già accessibili a tutti attraverso il sito di AlpiLinK e andranno ad affiancarsi alla mappa geografica interattiva del progetto VinKo, disponibile online, di cui AlpiLinK rappresenta lo sviluppo, l’evoluzione e la continuazione: visualizzando la mappa è possibile selezionare la località geografica di proprio interesse e ascoltare gli audio collegati.

Un corpus imponente di documenti audio che, oltre a contribuire allo studio e alla ricerca sui dialetti, offre informazioni preziose ai ricercatori per la comprensione dell’evoluzione delle lingue parlate e può rappresentare al contempo uno strumento di divulgazione nelle scuole e nelle comunità locali. «La possibilità di studiare le lingue a partire dall’ascolto e dalla comparazione degli audio anziché su trascrizioni – spiega Rabanus, che da quasi vent’anni si occupa di multilinguismo e della trasformazione delle lingue minoritarie del Nord Italia – sta aprendo prospettive importanti e ci ha già permesso di fare passi avanti significativi sul fronte della ricerca. Questo progetto consente inoltre di valorizzare i dialetti e le varietà linguistiche locali come parte del nostro patrimonio culturale, attraverso la raccolta, la conservazione e la messa a disposizione di tutti di fonti orali preziosissime che altrimenti rischierebbero di andare perse».

L’invito ai cittadini a contribuire al progetto attraverso il sito alpilink.it è aperto a tutti.

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