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Aperta la campagna di equity crowdfunding per diventare soci della birra Baladin

Il progetto di equity crowdfunding consentirà a Baladin di mantenere la propria indipendenza e di confermare la propria vocazione di produttore di birra artigianale

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PIOZZO – E’ attiva da oggi sulla piattaforma Mamacrowd, la fase di pre-lancio della campagna di equity crowdfunding denominata “Beer Revolution” di Baladin, realtà leader e simbolo di eccellenza della birra artigianale in Italia, che si pone l’obiettivo di raccogliere fino a un massimo di 5 milioni di euro.

Baladin a Piozzo

La storia di Baladin inizia nel 1986 a Piozzo, in Piemonte, dove il fondatore Teo Musso, spinto dalla sua passione per la birra, decise di aprire un piccolo pub, “Le Baladin”, e offrire birre provenienti da tutto il mondo. Nel 1996, Musso trasformò il suo pub in un brewpub per la produzione e vendita diretta al fine di creare birre uniche nei profumi e nei sapori e dando inizio, di fatto, al concetto di birra artigianale per cui il Birrificio Agricolo Baladin, negli anni, è diventato un punto di riferimento per l’intero settore.

Baladin è stata la prima realtà a produrre una birra 100% italiana, creando una filiera agricola nazionale integrata, che parte dalla coltivazione delle materie prime (oltre il 90% degli ingredienti viene autoprodotto), continua all’interno degli stabilimenti produttivi e termina con una catena distributiva di proprietà. Il birrificio, da sempre attento al mantenimento di alti standard qualitativi e di sostenibilità ambientale, si è inoltre distinto per aver approcciato per primo il mondo della ristorazione, promuovendo la birra come bevanda gastronomica da riscoprire attraverso abbinamenti ricercati con il cibo.

Nel 2022, Baladin ha raggiunto una produzione di 25.850 ettolitri, con ricavi pari a 16,05 milioni di euro e un EBITDA del 20% con un tasso di crescita superiore alla media del comparto. Presente in 47 Paesi, Baladin opera attraverso una strategia omnichannel con una rete B2B di circa 3.000 rivenditori e un e-commerce che ha servito, a oggi, 24.000 clienti.

La campagna di equity crowdfunding rientra all’interno di un ambizioso piano di sviluppo al 2028 che prevede una crescita significativa del fatturato, la creazione di un ciclo dell’acqua sostenibile attraverso la costruzione di un pozzo e l’avvio di Open Hub, il primo birrificio condiviso d’Italia.

Creazione di un ciclo dell’acqua circolare

L’obiettivo – attraverso il Baladin Green Project – è quello di rendere autonomo il birrificio nel reperimento dell’acqua attraverso la costruzione di un pozzo, adiacente lo stabilimento di Piozzo, che consenta di utilizzare la risorsa idrica per la produzione di birra e la pulizia degli impianti.
Questo progetto consentirà di creare un “ciclo dell’acqua circolare” che garantirà sicurezza nella continuità di produzione anche in caso di crisi idrica e di ridurre l’impatto del consumo idrico sul territorio. Il pozzo consentirà di prelevare l’acqua a 300 metri di profondità da una riserva sotterranea inutilizzata. Le acque di scarto saranno depurate biologicamente e riutilizzate per irrigare i campi attorno al birrificio.

Avvio di Open Hub, il primo birrificio condiviso

Il birrificio recentemente acquisito a Bernareggio in Lombardia nel 2022 sarà la sede di Open Hub, il primo birrificio condiviso d’Italia, con produzione gestita dal team Baladin che assicurerà alti standard qualitativi, disponibilità del prodotto e una rete vendita dedicata, altamente qualificata.
Il progetto Open Hub, al via dalla seconda metà del 2024, coinvolgerà 5 birrifici artigianali italiani (Ritual Lab in Lazio, Opperbacco in Abruzzo, Fabbrica Birra Perugia in Umbria, MC77 nelle Marche e Birrificio dell’Altavia in Liguria) creando 6 birre da offrire, esclusivamente in fusto, alla rete commerciale dei grossisti che operano nel mercato Horeca, rispondendo così all’alta domanda del mercato delle birre in fusto che oggi non viene sfruttato appieno dai produttori di birra artigianale. Nel 2028 l’obiettivo sarà la produzione di 50.000 ettolitri/anno che si sommeranno a quelli prodotti nello stabilimento di Piozzo.

Complessivamente, al 2028 il birrificio ha l’obiettivo di raggiungere ricavi per 50 milioni di euro, con un CAGR del 22% circa, un’EBITDA del 25% e una produzione di 100.000 ettolitri/anno tra i 2 siti produttivi di Piozzo e Bernareggio.

Il progetto di equity crowdfunding consentirà a Baladin di mantenere la propria indipendenza e di confermare la propria vocazione di produttore di birra artigianale.

“Abbiamo scelto di aprire il capitale dell’azienda per crescere insieme alla nostra community e condividere il percorso che abbiamo immaginato. Il coinvolgimento di coloro che amiamo definire i baladiniani, che insieme a noi condividono valori identitari e filosofia del birrificio, rappresenta, infatti, uno dei pilastri dell’azienda. Non cerchiamo solo soci, ma veri e propri ambasciatori pronti a disegnare insieme a noi il Birrificio Baladin di domani”, commenta Teo Musso, fondatore e CEO del Birrificio Agricolo Baladin.

“Questa campagna di crowdfunding è una grande opportunità per Baladin in quanto ci consentirà di compiere un significativo salto dimensionale e di sviluppare ulteriormente alcuni valori fondanti della nostra realtà. L’apertura del capitale rappresenta, inoltre, un primo importante approccio ai mercati finanziari”, conclude Isaac Musso, Crowdfunding Manager & Investor Relation del Birrificio Agricolo Baladin.

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